Formula 1, Lotus-Renault: scoppia il caso Petrov

di Redazione Commenta

Sono giorni delicati e frenetici quelli che si stanno vivendo in casa Renault. L’accordo sottoscritto con la Lotus pochi giorni fa è oramai cosa fatta, con tanto di ritorno al passato con quel colore tanto amato da moltissimi tifosi e appassionati di F1. Un segnale importante per la scuderia, che certamente porterà nuovi stimoli e soprattutto investimenti e progetti.

Il problema a questo punto però, si é spostato nel settore piloti. Anzi, é meglio parlare al singolare: al volante, uno, quello di Vitaly Petrov. Il team è attualmente diviso in due. In molti, a partire da Dany Bahar, azionista Lotus Renault GP Team attraverso il Group Lotus, credono fermamente nel potenziale del pilota russo. Bahar, intervistato alla BBC, ha definito Petrov addirittura come una prima scelta. Senza altri dubbi o particolari riserve. Il russo ha la velocità e il carattere per far bene (per ulteriori informazioni chiedere ad Alonso, n.d.r.).

Non la pensano però allo stesso modo Gerard Lopez, presidente della società Genii Capital, e l’altro pilota di casa Renault, il polacco Robert Kubica. Due personaggi di certo di non poco conto. Il polacco ha consigliato in tempi non sospetti al suo team un pilota più esperto, in grado di garantire quei punti e quell’appoggio nel corso della stagione che nel 2010 sono mancati del tutto. Lopez invece, dubita della continuità di Petrov, lanciando a quest’ultimo addirittura un ultimatum mesi prima che la stagione cominci: “Vitaly ha sicuramente caratteristiche essenziali per correre in F1. È un pilota molto veloce ma ci aspettiamo da lui maggiore costanza e continuità nel corso della stagione”. Un rimprovero arriva poi direttamente sulle scelte di vita del pilota russo. Lopez vorrebbe un Petrov molto più vicino alla vita sportiva e non della sua squadra: “Deve cambiare vita. Trasferirsi stabilmente in Gran Bretagna per poter lavorare al fianco dei tecnici e del suo team. Ha poi il forte bisogno di trasferirsi in un ambiente di lingua inglese. Solo così si potranno risolvere molti ostacoli e molti problemi tra lui e la squadra”.

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