Formula 1, tanti problemi per la Ferrari al Montmelò

di Redazione Commenta

Nuovi problemi oggi per la Ferrari durante la terza giornata di test di F.1 sul circuito di Montmelò. Il brasiliano Felipe Massa è infatti finito nella ghiaia all’altezza della curva 4 e gli addetti alla pista sono dovuti intervenire per rimuovere con la gru la sua F150th, che non è apparsa particolarmente danneggiata. Il pilota brasiliano ha preso il posto di Fernando Alonso, che aveva girato qui a Montmelò nei due giorni precedenti e che anche ieri aveva dovuto intrerrompere le prove, prima per un problema elettrico, poi per un guasto meccanico. Massa, che sará in pista anche domani, nell’ultima giornata di test é poi tornato in pista, ma è stato protagonista di un nuovo testacoda, anche in questo caso senza conseguenze, all’altezza della curva 8. Le prove sono state nuovamente interrotte per consentire il recupero della F150th Italia.

Intanto sabato, al termine delle prove, erano state queste le dichiarazioni di Alonso. “Continuo a ritenere che siamo in grado di lottare per il primato. E’ sempre molto difficile giudicare i risultati delle prove: bastano dieci chili di benzina in più o in meno a bordo o gomme usate in questo o in quel momento della giornata per fare una differenza anche di secondi sia in questo momento la macchina più forte ma che ci sono almeno altre quattro squadre”. “Anche qui abbiamo visto un degrado simile a quello che avevamo potuto notare sia a Valencia che a Jerez nei primi due test. Se si dovesse correre domani al Circuit de Catalunya ci vorrebbero tre se non quattro soste per finire la gara ma non bisognerà cambiare soltanto il modo di affrontare la corsa ma anche tutto il weekend in pista, dalle prove libere alle qualifiche. Sicuramente sarà proprio il rendimento degli pneumatici a creare le maggiori opportunità di sorpasso: se si trovassero a lottare vetture con treni di gomme all’inizio o alla fine di uno stint ci sarebbe una differenza di prestazione molto importante, tale da consentire sorpassi, ancor più decisiva dell’uso del KERS e dell’ala posteriore mobile”. “E’ difficile per noi dare una posizione chiara e netta, in fondo ne sappiamo quanto ne sapete voi giornalisti visto che seguiamo gli eventi attraverso i media. Dobbiamo aspettare qualche giorno e poi chi di dovere prenderà una decisione“.

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