Formula 1, un nubrigagio si abbatte su Suzuka. Qualifiche sospese e rinviate a domattina (ore 3 in Italia)

di Redazione Commenta

E’ stata una giornata difficile per il Circus. Su Suzuka si è abbattuta una pioggia torrenziale che ha iniziato a creare problemi già di prima mattina durante la terza sessione di prove libere. Solo due vetture riescono a completare giri cronometrati con il circuito che in poco tempo viene completamente ricoperto dall’acqua. Solo la Toro Rosso di Jaime Alguersuari e la Virgin di Timo Glock hanno il coraggio di restare abbastanza a lungo in pista per registrare tempi. Lo spagnolo ha girato in 1’55″902, mentre il tedesco ha fatto registrare un 2’07″497. Per gli altri piloti solo un giro di prova con rientro ai box immediato.

Nel pomeriggio è poi la Safety Car a diventare protagonista del pomeriggio giapponese. Prima effettua un’uscita per fare un giro di verifica intorno alle 14.20 (a Suzuka) per valutare le reali condizioni della pista, che risulta totalmente allagata. Non essendoci le condizioni di sicurezza per permettere alle monoposto di disputare le qualifiche, tutto viene quindi rimandato di mezzora. La Safety Car poi esce altre due volte per nuovi controlli in pista, ma le condizioni continuano a peggiorare. Il circuito è allagato e l’immagine migliore che rimane del pomeriggio di Suzuka sono le barchette della Red Bull lanciate lungo i box da Mark Webber e la sfida a poker nei box Virgin tra Timo Glock e Lucas Di Grassi.

La sessione delle qualifiche viene così rimandata alle 10 di domenica mattina (3:00 in Italia). In caso di pioggia, la questione diventerà un vero e proprio terno al lotto, che premia le McLaren con una griglia costruita in base al numero della monoposto. In questo preciso momento infatti, la prima fila è formata dal campione in carica Jenson Button, mentre il compagno di team Lewis Hamilton, inizialmente secondo, ma che dopo aver sostituito il cambio della sua monoposto, sarà penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza. C’è da affidarsi al meteo allora: le previsioni, almeno quelle, lasciano ben sperare per la gara di domani.

Il precedente del 2004 – Questa situazione non è però un inedito nella storia del circuito giapponese. Anche nel 2004 infatti il ciclone Ma-On costrinse i commissari a posticipare le qualifiche a domenica mattina. Una domenica che poi sorrise alla Ferrari. Infatti a vincere, dopo aver strappato anche la pole, fu Michael Schumacher. Il brasiliano Rubens Barrichello fu vittima invece di un incidente al sesto giro.

Ferrari in lutto – La notizia dell’imboscata di cui è rimasta vittima un’autocolonna di Alpini impegnati in Afghanistan, e che ha provocato la morte di quattro soldati e il ferimento di un quinto, è stata accolta con profonda tristezza anche nel box della Scuderia Ferrari a Suzuka. Domenica tutta la squadra porterà il lutto al braccio e le due F10 avranno un analogo segno sulla carrozzeria.

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