Formula 1, Vettel in pole: “Qualifica lunga e difficile”. Webber: “Sicurezza, qui rischiamo grosso”

di Redazione Commenta

Sebastian Vettel ha ottenuto la quinta pole della stagione in occasione delle qualifiche del Gp di Monaco, sesta prova del mondiale di Formula 1: “E’ stata una qualifica molto lunga, con tre sessioni dure dove bisognava dare il 100%. Siamo stati non perfetti nella Q2 ma nelle Q3 abbiamo dato il massimo. La cosa più importante è sapere che Sergio Perez sta bene, abbiamo pensato moltissimo a lui, gli facciamo i migliori auguri e speriamo possa partecipare alla gara domani. Non è stato semplice aspettare tutto questo tempo dopo l’incidente, ho atteso tanto per la pole ma è arrivata. La gara di domani è estremamente lunga, succedono sempre moltissime cose, ci sono 78 giri e con tutti i pit stop di quest’anno puo’ succedere di tutto, una cosa che non cambia è che partire qui in pole è molto importante“.

Jenson Button partirà anch’egli dalla prima fila accanto a Vettel al Gp di Monaco, sesto appuntamento del mondiale di F.1. “Volevamo uscire e spingere per il secondo giro dopo l’incidente di Perez – spiega il pilota britannico della Mclaren – ma non c’era pressione sufficiente nei pneumatici, fortunatamente avevo cominciato bene le Q3 e anche nelle Q2 avevo fatto piuttosto bene. Come Sebastian dico che la cosa piu’ importamte è che Perez stia bene“.

Mark Webber partirà invece dalla seconda fila dalla terza posizione in occasione del gp di Monaco. Il pilota australiano della Red Bull si è detto fiducioso in vista della gara di domani: “Si può vincere anche partendo dalla terza posizione. La gara sara’ più complessa di quella degli anni passati. La sessione e’ stata dura per tutti noi“. Webber si é poi soffermat soprattutto sull’incidente di Sergio Perez: “Chiaramente la priorità per tutti è sapere che il nostro collega sta bene, i medici hanno preso tutte le precauzioni per estrarlo nel modo migliore dalla vettura. Dal suo incidente però si capisce che qui a Monte Carlo a livello si sicurezza c’è ancora molto da fare“.

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