Formula 1, Vettel non si arrende: “La matematica non mi condanna”

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La matematica dice che sono ancora in piena corsa per il titolo. Sarebbe assurdo gettare la spugna. La Red Bull mi sostiene, non mi preoccupo“. Questo il pensiero di Sebastian Vettel, che continua a sognare il titolo di campione del mondo di Formula 1. A 2 gare dal termine, il pilota tedesco della Red Bull è quarto in classifica con 25 punti di ritardo rispetto al leader, il ferrarista Fernando Alonso.

Continuerò a lottare, sono ottimista e non vedo tutto nero“, ha dichiarato Vettel all’agenzia Dpa. E domenica si avvicina con in programma il Gp del Brasile: il tedesco arriva a Interlagos dopo la grande delusione del Gp della Corea del Sud. “Mettiamola così. Se fossi finito fuori per un mio errore, la delusione sarebbe stata decisamente maggiore. La vita va così, bisogna guardare avanti e prepararsi per le gare che restano”, dice provando a chiudere definitivamente la parentesi negativa. “Certo, le cose andrebbero molto meglio ora se in Corea avessi conquistato 25 punti – ammette -. Adesso la situazione è più difficile, ma non tutto è compromesso. Sono ancora in lizza, non avrebbe senso arrendersi in questo momento“.

Ma pur arrivando per ipotesi due vittorie, tra Brasile e Abu Dhabi, tale risultato non garantirebbe a Vettel la certezza del titolo iridato. “Fernando parte davanti, ma non è il caso di tagliar fuori gli altri. Le ultime gare della stagione, già in passato, hanno dimostrato che le cose possono cambiare rapidamente“, dice Vettel, che rifiuta processi e bocciature anche se, nelle ultime 7 gare, solo in un’occasione ha preceduto Alonso al traguardo. “Non credo si possa parlare in termini negativi delle mie prestazioni. Non c’è nessuna tendenza da invertire, siamo sempre stati veloci», dice tagliando corto. Il suo 2010 è stato costellato da errori e guasti: con una monoposto così veloce, sarebbe un delitto perdere il Mondiale. «Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Devo solo pensare a fare la miglior gara possibile“, dice.

Intanto però, in casa Red Bull si comincia a discutere di ordini di scuderia. Webber ha infatti 11 punti in meno di Alonso: l’australiano potrebbe essere il cavallo su cui puntare tutte le fish nel rush finale.  “Io devo concentrarmi sulle mie prestazioni. So che la Red Bull mi sostiene e non ho nulla di cui preoccuparmi“, dice il tedesco.

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