Formula 1, Vettel provoca Webber: “Compagno di scuderia uomo o donna non importa, basta sia leale”

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Pilota corretto cercasi, non importa se uomo o donna“. Se potesse sceglierselo da solo, sarebbe questo l’annuncio che Sebastian Vettel pubblicherebbe, per cercare un nuovo compagno di squadra. Il pilota tedesco della Red Bull, campione del mondo in carica e attuale leader del mondiale in corso, lancia una stoccata al compagno di scuderia, l’australiano Mark Webber, legato al team austriaco da un accordo in scadenza a fine anno. ”Non mi interessa chi e’ il mio compagno di squadra. E’ importante che lui, o lei, sia leale. E che ci sia rispetto reciproco”, ha dichiarato Vettel all’agenzia Dpa in vista del Gp di Germania, in programma domenica al Nuerburgring. Tra Mark e Sebastian “il rispetto c’è, anche se non siamo amici per la pelle”. “Di sicuro – dice Vettel – l’armonia nella squadra è importante. Ma c’è anche bisogno che i due piloti si spingano a vicenda, in modo da arrivare sempre a scoprire un nuovo limite“. Il pilota della Red Bull, poi, torna con la mente indietro nel tempo, allo scorso campionato: “Lo scorso anno molte persone non hanno compreso realmente quale fosse il rapporto tra me e Mark. Anche se non siamo amici per la pelle, ci rispettiamo in maniera profonda“. Come non era il caso di creare polemiche a Istanbul nel 2010, per lo stesso motivo non è il caso ora, di fare polemiche dopo le scintille di Silverstone: “Ho dovuto difendere la seconda posizione dall’attacco di Mark. E questo, alla fine, è stato positivo“. Tornando al prossimo futuro, domenica c’è il GP di casa del Nuerburgring: “Uno degli obiettivi di ogni pilota è vincere la sua gara di casa. Si dà sempre il 100% – dice Vettel -. ma nella gara casalinga ci sono sempre più stimoli. Si torna al Nuerburgring, che è uno dei tracciati migliori e piu’ moderni. Mi piace in particolare il settore dalla curva Ford fino al curvone a destra a 180 gradi“. “La curva Warsteiner è insidiosa, il punto migliore per tentare un sorpasso è prima della chicane NGK. Lì è possibile attaccare quando si frena a 100 km/h: bisogna frenare all’ultimo per passare. A parole, sembra tutto facile. Ma non è così“, dice ancora il tedesco. “Bisogna tenersi a distanza dai cordoli, altrimenti la monoposto ‘decolla’ e si viene sorpassati di nuovo“. Poi, il tedesco rivolge i suoi pensieri al Mondiale dove per il momento ha un grande vantaggio: “Bisogna essere davanti in Brasile. Adesso non pensiamo al titolo e alle strategie“, aggiunge. “Alonso? Non possiamo permetterci di sottovalutare nemmeno i piloti della McLaren e della Mercedes“.

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