Jaguar al lavoro per produrre un SUV

di Redazione Commenta

Anche Jaguar, la nobile casa automobilistica britannica, abbagliata dai SUV, gli Sport Utility Vehicle, i crossover tanto di tendenza e ancora in grado di sbaragliare la recessione? Pare di si: sarà, forse, il desiderio di aumentare il proprio peso sul mercato o il risultato dell’acquisto da parte di Tata Motors, ma questo è lo scenario: il fabbricante del Growler starebbe immaginando un crossover ed il giaguaro, il tradizionale logo della casa automobilistica inglese, potrebbe finire sulla carrozzeria di un SUV.

Non siamo nuovi – ammettetelo – a questo genere di notizie, né al fatto che un’azienda produttrice di veicoli rivolga lo sguardo al segmento dei crossover: Jaguar sarebbe soltanto l’ennesimo caso di questa liaison improvvisa. A dirlo è Adrian Hallmark, Responsabile del Prodotto per la casa automobilistica. Il manager ha ammesso la necessità che il fabbricante inglese perda la propria identità di costruttore di berline, quello che l’ha reso noto in tutto il mondo automotive, per diventare qualcosa di nuovo. L’idea dell’utilizzo della trazione integrale? Neppure questa è nuova: lo stesso Hallmark ha confermato che, presto o tardi, Jaguar XF o Jaguar XJ verranno dotate di questa particolarità meccanica, per riuscire ad essere più apprezzabili ed apprezzati e consolidare la propria posizione economica negli Stati Uniti e in alcuni mercati del Vecchio Continente. Da lì all’immaginare un SUV Jaguar il passo non è poi tanto distante, in special modo se la casa automobilistica inglese fa parte della stesso gruppo di un’altra azienda, sempre britannica, specializzata nella produzione di fuoristrada/Sport Utility Vehicle/crossover, cioè Land Rover.

Non si tratta, dunque, di un’ipotesi, ma di una conferma: lo sviluppo del SUV Jaguar è iniziato, contemporaneo e complementare a quello delle berline della gamma equipaggiate con trazione integrale. Ognuna di queste mosse fa parte di un programma di maturazione della casa automobilistica del Growler, di crescita, dopo l’assestamento seguito all’acquisto dell’holding Tata Group da Ford Motor Company. Ma ce ne sono altre, pronte ad essere sferrate: le vedremo.

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