Mercedes CLS 2011, le prime immagini ufficiali

di Redazione 1

Mi riesce difficile – davvero – pensare che il tasso di modernità raggiunto venga, in un attimo, spazzato via, con negligenze palesi e neppure troppo celate. Rimango, per converso, sempre maggiormente convinto che questi accadimenti (queste sviste manageriali) siano da imputare ad una sana svolta di marketing, più che ad errori madornali, rilevanti e, oltretutto, assai gravi. Mercedes presenta, involontariamente, la brochure della nuova generazione, la seconda, di CLS, la prima berlina-coupé del mercato mondiale e l’unica del costruttore di Stoccarda. La presentazione del Salone di Parigi del prossimo ottobre (in programma dal 2 al 17) slitta ad oggi, la cui fase di suspance è, istantaneamente, annullata dalle immagini.

Mercedes CLS rappresenta, oggi, uno dei modelli più importanti della gamma della Stella a Tre Punte di Stoccarda, dacché, rispetto al 2004, quando la prima generazione venne commercializzata, oggi il mercato delle coupé a quattro porte s’è letteralmente ingigantito (persino come vendite), tanto da dover richiedere passi calibrati, studiati. La nuova Mercedes CLS, a mio avviso, ha carte buone e carte meno felici.

Iniziamo dalla seconda tipologia: rispetto alla prima generazione del 2004, la nuova Mercedes CLS appare eccessivamente conservatrice. Un elemento a sfavore se si computano una Porsche Panamera, dalla forma tondeggiante ed estremamente moderna, una BMW Serie 6 Gran Coupé, solo immaginata, ma già così decisamente proiettata nel futuro (grazie alle linee taglienti, veloci, impresse) ed un Aston Martin Rapide (sebbene il prezzo sia tanto distante), dalla matita nobile e dallo charme così reale e recente che con le teutoniche ha poco da spartire.

In realtà, la seconda generazione di Mercedes CLS non osa troppo e rimane legata a quanto già ora visto. Tuttavia, numerosi interventi estetici sono stati effettuati. La mascherina anteriore riprende quella verticale della concept car F800 Style. I gruppi ottici anteriori e posteriori sono decisamente morbidi. Come, inoltre, lo sono anche tutta la fiancata, la superficie vetrata, i paraurti inferiori, gli pneumatici in lega, l’arco del tetto, i montanti, il cofano ed il portellone. Il rischio, ovvio, è quello di realizzare una vettura fin troppo posata, adagiata a terra, molliccia, placida e poco visivamente reattiva. Carta canta: per ora, la brochure non dà questa sensazione ed il risultato, seppur gommoso, pare piacevole.

L’interno della nuova Mercedes CLS, per converso, è più rigido, tagliato, rigoroso e razionale: forme già viste, sulle numerose vetture del costruttore tedesco, ma pur sempre gradevoli ed armonizzate. Compare un nuovo volante, fortunatamente, ben più inserito con il resto degli elementi (rispetto a quelli visti su Mercedes Classe C e Mercedes Classe E ed similia). A voi il giudizio.

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