Rc Auto, le contromisure del governo

di gianni puglisi 1

Si profila una vera e propria guerra tra il governo Monti e le tariffe delle polizze Rc Auto, ovvero quelle che vanno a dare protezione nei confronti del rischio connesso ai sinistri stradali e che hanno un peso rilevante nell’economia di ogni famiglia.

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Giarda, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha parlato alla Camera spiegando come il governo è impegnato a trovare delle inedite misure che permettano di far sgonfiare i prezzi delle polizze, senza però svelare alcuna informazione su tali provvedimenti.
Con ogni probabilità, Giarda stava parlando di tutte quelle norme che si trovano all’interno del Decreto Sviluppo e che, quantomeno all’interno della bozza d’apertura, propongono l’abolizione del tacito rinnovo dei contratti.

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STOP AL RINNOVO TACITO

Al giorno d’oggi, nel momento in cui una polizza Rc Auto arriva a scadenza, in automatico viene rinnovata anche per l’anno seguente: l’unico modo per evitare tale rinnovo è una disdetta, mediante lettera raccomandata, inviata con un preavviso di almeno 15 giorni prima della scadenza alla propria compagnia di assicurazioni.
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L’eliminazione del rinnovo tacito, secondo quanto previsto dal governo Monti, permetterebbe di incrementare la mobilità della clientela, che avrebbe così interesse a cercare le tariffe più vantaggiose presenti sul mercato.

SI RIDURRANNO DAVVERO LE TARIFFE?

Altre modifiche riguarderanno gli agenti assicurativi, inclusi quelli che lavorano a monomandato, visto che secondo quanto previsto dalla bozza studiata dal Governo, verrà permesso alle agenzie di avere una più ampia libertà in commercio e di poter dar vita a delle collaborazioni reciproche, in modo tale da offrire alla clientela prodotti e servizi più interessanti e validi.
Ovviamente, i consumatori auspicano che le misure preventivate da Giarda permettano davvero di ridurre i prezzi delle attuali polizze assicurative, che ormai stanno davvero colpendo in maniera incondizionata tutte le famiglie.
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E’ sufficiente pensare che, in base alle statistiche rilasciate dall’Ania, le tariffe medie sul mercato sono aumentate del 2,1% nel primo trimestre del 2012, in seguito ad un incremento del 5,8% nell’anno precedente e del 4,7% nel 2010.

Commenti (1)

  1. La verite0 e8 che il nostro smtiesa economico e8 stato creato dalle banche come strumento per fare cassa, mi spiego. Quasi la mete0 delle tasse che noi paghiamo e8 destinata alla missione debito pubblico ossia questi soldi vanno nelle casse di banche private, le stesse banche che al momento sono le uniche a trarre vantaggio dalla crisi, come hai ben detto tu Rudi. Questo meccanismo nasce nei primi anni ’90 quando nel tentativo di sostenere la ripresa e tamponare le difficolte0 di bilancio i governi inglesi ed americani hanno lasciato carta bianca al settore finanziario e sono nati un infinite0 di strumenti di gestione del debito privato, il mercato era un luna park per la creativite0 degli esperti in finanza, senza alcun controllo (basti pensare che la Banca d’Italia e8 un SpA partecipata dalle stesse banche vigilate!). I governi, noncuranti del principio di sovranite0 dello stato, hanno preferito chiedere prestiti ad organizzazioni private (banche) che a loro volta hanno approfittato della situazione e speculato a spese dei paesi, indebitando cosec le generazioni future. La verite0, ripeto, e8 che questa e8 la crisi delle banche, hanno un ruolo centrale nel ciclo economico e con questa nuova manovra trasferisco ancora una volta il rischio d’impresa ai cittadini tassati praticamente un cane che si morde la coda. Inoltre hanno sempre avuto un partner fidato su cui contare: lo Stato. Ora almeno questo patto di fratellanza e8 dichiarato e palese a tutti .siamo sulla buona strada per la rovina!

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