Ferrari F150: le novità al motore (ancora congelate)

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Tolto il velo alla nuova Ferrari che si appresta ad affrontare la nuova stagione di Formula 1 con un obiettivo dichiarato: vincere il mondiale. La F150 è la cinquantasettesima monoposto costruita dal Cavallino che, come ribadito, ha inteso celebrare nella maniera migliore la ricorrenza dei 150 anni di unità d’Italia. Il progetto della nuova monoposto si è attenuto, evidentemente, alle nuove modifiche apportate al regolamento del circus ed è facile notare, visionando la vettura, modifiche e cambiamenti strutturali.

A incidere, ovviamente, più di un divieto: non somno più consentiti l’uso del doppio diffusore e dell’ala posteriore soffiata e la possibilità di avere dei buchi sulla parte anteriore del fondo mentre è stata introdotta la possibilità di avere un’ala posteriore mobile, azionata con un comando elettroidraulico.

Dall’aerodinamica al KERS, le novità sono parecchie: la parte anteriore della scocca della F150 appare più alta rispetto a quella della F10, le imboccature delle prese d’aria laterali sono ridotte, la sospensione posteriore è di nuova concezione, la posizione degli scarichi somiglia a quella adottata nella seconda parte della scorsa stagione, il sistema di raffreddamento è stato sviluppato in funzione del ritorno del KERS e delle nuove uscite dell’aria, ferni completamente rivisitati con Brembo, gli pneumatici sono dopo anni di Bridgestone nuovamente Pirelli (fornitore unico del circus per il prossimo triennio, capire come la vettura si adatti alle quattro ruote di nuova fornitura sarà importante fin da subito).

Essendo ancora in fase di congelamento lo sviluppo dei propulsori ai fini prestazionali, non sono state fatte modifiche sul motore 056 ma i motoristi Ferrari, nonostante ciò, hanno ovviamente lavorato per farsi trovare pronti: sulla pneumatica, sull’architettura della parte anteriore del propulsore, sull’albero motore sugli impianti di raffreddamento e di lubrificazione. Viene poi doveroso rendicontare sulla ottimizzazione del sistema di recupero dell’energia cinetica, progettato dalla Ferrari in collaborazione con MTS e Magneti Marelli. Il carburante è ancora Shell.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>