Formula 1, la FIA vieta alla Red Bull di usare il ‘diffusore soffiato’

di Redazione Commenta

E’ stata in tutti questi mesi la migliore idea meccanica d’inizio stagione. Il diffusore soffiato presentato al Circus dai bravissimi tecnici Red Bull. Un sistema sviluppato dal team austriaco già nel 2010, che in pratica consente ai gas di scarico caldi di venire soffiati all’indietro verso gli alettoni generando così la ‘deportanza’, al fine di creareun  ulteriore spinta alla vettura. Un meccanismo che in molti ritengono essere il vero segreto dei successi Red Bull. Ma oggi la Fia ha deciso, dopo mesi di tira e molla, di vietarne l’utilizzo già a partire dal prossimo Gran Premio di Silverstone. Ovviamente, chi si é già pronunciato contro questa decisione della Fia è la Red Bull, che attraverso le parole del suo primo pilota Sebastian Vettel ha esternato tutto il suo disappunto. “Per noi in Red Bull non è un problema così grave. Credo che, se si guarda al progetto della nostra macchina, non è l’unico particolare determinante ai fini delle prestazioni. Penso che ci siano altre squadre che perderanno molto di più, per esempio, team come Renault o Mercedes che fanno completamente affidamento su questa tecnica. Non penso sia una decisione giusta…”. Queste le parole di Sebastian Vettel. Il leader della generale è stato infatti “accusato” di usufruire in modo decisivo dell’idea tecnica della Red Bull. Cosa cambierà adesso nel mondiale in corso di Formula Uno? “Il sistema ci fa andare più veloci e se sarà vietata ci farà rallentare. Cambierà la velocità in curva e il modo di affrontarle, senza aiuti nella modalità a gas chiuso. Penso che ci troveremo a guidare le auto come se fossero quelle dell’anno scorso ma si sa, le cose cambiano, fa parte della F1”. Al di là delle polemiche e dei rispettivi pensieri, bisognerà attendere la prova di Silverstone per valutare le effettive differenze che ci saranno sulla vettura della Red Bull e negli altri team che si affidano al diffusore soffiato. Torneranno a sorridere Ferrari e McLaren? E’ presto per cantare vittoria.

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