Formula 1, l’agenda di Alonso: “Niente calcoli, dipende da noi”. Ma avverte: “Tutto può ancora cambiare”

di Redazione Commenta

Niente calcoli, dipende da noi. Ma tutto puo’ cambiare’‘. Fernando Alonso detta l’agenda emozionale alla Ferrari, mentre prova a godersi il momentaneo primato nel Mondiale di Formula 1. Parole d’ordine: tenere i piedi per terra. Il pilota spagnolo della Ferrari affronterà le ultime due gare dell’anno, con 11 punti di vantaggio da amministrare, sull’australiano Mark Webber della Red Bull. A Interlagos, dove domenica e’ in programma il Gran Premio del Brasile, l’iberico potrebbe già laurearsi matematicamente campione con la sua F-10. ”Sono tornato al comando della classifica del campionato, da cui mancavo dalla gara in Australia. Peraltro, sappiamo che con questo sistema di punteggio e con i distacchi che ci sono le posizioni contano relativamente: basta una gara – lo abbiamo visto in Corea – a ribaltare la situazione’‘, ha scritto Alonso nel suo diario sul sito ufficiale della Ferrari. ‘

Comunque, sempre meglio essere davanti che dietro! Sapere che il raggiungimento dell’obiettivo dipende da noi ci da’ un filo in piu’ di tranquillita’ ma non cambia minimamente il nostro approccio. Dovremo cercare di fare il massimo, sfruttando appieno tutto il potenziale a disposizione. L’unica differenza e’ che bastera’, per cosi’ dire, stare davanti ai nostri avversari diretti, senza dover fare troppi calcoli’‘, ha aggiunto l’asturiano, che ha coronato una lunga rincorsa al vertice con il successo nel Gran Premio di Corea. ‘‘Le cifre della seconda parte della stagione sono significative – 133 punti in sette gare, 90 nelle ultime quattro – e viene da pensare che sarebbe stato bello iniziare la stagione a Hockenheim”, scherza Alonso. ”Eppure da parte nostra non e’ che sia cambiato qualcosa di speciale nel nostro modo di lavorare: e’ solo che siamo riusciti a inanellare una serie di weekend positivi dall’inizio alla fine mentre prima, qualche volta e per vari motivi, non era stato cosi”’, dice chiudendo l’analisi in vista della conferenza ufficiale di domani.

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