Alla fine in Cina è stato premiato chi ha commesso meno errori. Dopo tre gare dall’inizio di questo mondiale è difficile riconoscere il vero leader della classifica, nonostante Hamilton primeggia, ma senza aver vinto ancora una gara nel 2012.
Alonso e Button potevano riscrivere la classifica in un altro modo, ma i due piloti sono stati autori, forse insieme a Schumacher, degli errori più pesanti in questo Gran Premio della Cina. Senza di essi, Button avrebbe sicuramente vinto la gara riportandosi primo in classifica e lo spagnolo della Ferrari avrebbe chiuso ad un soffio dal podio, pareggiando in classifica i punti con Lewis.
ERRORI AI BOX – Con i se e con i ma non si ottiene niente, ma se Jenson Button non avesse perso tutto quel tempo ai box, quando i suoi meccanici hanno riscontrato il problema nella gomma posteriore destra, non sarebbe mai uscito in ritardo imbottigliandosi nel traffico e rinunciando definitivamente alla prima posizione che da li a poco prima sembrava scontata. Gli ingegneri dalla pit-lane lo incitavano, perché la telemetria parlava chiaro. Jenson era più veloce della Mercedes di Rosberg ed in meno di 8 giri è riuscito a recuperare tantissimo tempo. Un ritmo scatenato che neanche Hamilton, costantemente impegnato contro le Red Bull, è riuscito a realizzare.
L’ERRORE DI ALONSO – Anche allo spagnolo è permesso sbagliare, nonostante riesce sempre a finire in zona punti diversamente dal compagno di squadra. Quando al 43mo giro Alonso è in lotta con Hamilton, che infatti è riuscito a salire sul podio, le due Williams riescono a rimischiare le carte. Hamilton riesce a sopravanzare facilmente i due, mentre Fernando proprio mentre cerca di saltare Maldonato commette un errore che gli costa oltre alla perdita di ritmo, il sorpasso di Perez. Se il ferrarista avesse sorpassato il venezuelano non avrebbe avuto problemi a finire la gara in quarta posizione, che al massimo poteva essere minacciata dalla rimonta delle due Red Bull.
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