F1, Promossi e Bocciati Gran Premio Giappone


Il titolo di Sebastian Vettel era scontato, ma la gara in Giappone è stata ricca di eventi che meritano una particolare riflessione. La Red Bull ha subito dopo un anno di completo dominio, segno di una rimonta McLaren-Ferrari, o Sebastian ha sofferto lo stress del secondo titolo?

Hamilton è tramontato in McLaren? Perez ottiene una stupenda prestazione nascosta dai piloti di punta, grazie alla sua capacità di gestione dei pneumatici, una possibile soluzione ai problemi Ferrari.

Sebastian Vettel: Promosso – Voto 6. Nessuna novità, anno perfetto, merita il secondo titolo, ma è stato stravolto da un’ombra di stress tangibilissima dai televisori. La partenza è stato un atto di forza ai danni di Button, ma il resto della gara è stato diverso da quello che siamo stati abituati a vedere in questi anni. La Red Bull ha dovuto aggrapparsi ad una strategia perdente fin dall’inizio.

Jenson Button: Promosso – Voto 10. Festeggiare con una vittoria il suo pluricontratto con la McLaren è l’apoteosi di un momento perfetto. Questo momento di Button alla McLaren è forse anche meglio del 2009 in Brawn GP. La leadership in casa McLaren non è più in discussione. Nelle restanti gare il team inglese deve concedere le ultime opportunità ad Hamilton, dopodiché deve cambiare pilota di punta se vuole battere Vettel.

Fernando Alonso: Promosso – Voto 8. Quando ad ogni gara la Ferrari monta le gomme medie, ci si aspetta di vedere una macchina lenta ed impacciata, ma in Giappone è successo il contrario. Alonso ha guidato benissimo, come al solito e la Ferrari si è comportata bene in tutte le circostanze, soprattutto nel finale quando proprio con le medie era nelle condizioni di lottare per la vittoria. Un gran secondo posto, ottimi propositi per le prossime gare.

Lewis Hamilton: Bocciato – Voto 5. Nessuno poteva mai immaginare una stagione così triste e deludente per l’inglese della McLaren. Già vittima delle gomme, la sua McLaren non è veloce come quella del compagno ed in più arriva l’ulteriore contatto con Felipe Massa. Si giustifica dicendo di non aver visto il brasiliano, non viene punito e forse non criticato come a Singapore, ma tutto questo amaro distrugge pian piano la sua immagine e la sua reputazione all’interno del team.

Porsche: è questa la nuova Boxster?

Quella che vedete nelle immagini potrebbe essere la nuova Porsche Boxster: alcuni fotografi hanno immortalato il muletto della spyder tedesca negli Stati Uniti, probabilmente mentre i tecnici della casa automobilistica della Cavallina, ignari, erano impegnati con un servizio pubblicitario o un video o qualcosa di simile. Non ci importa il perché ed il come: siamo fortemente attratti da queste fotografie perché anticipano quello che vedremo al Salone di Detroit 2011, il palcoscenico del debutto della vettura sportiva del Gruppo Volkswagen, ad alcuni mesi di distanza. Non siamo riusciti neppure ad abituarci alla nuova Porsche 911, con il suo stile più lieve, meno bombato, più pulito, meno morbido: ecco che oggi il brand di Zuffenhausen ci dà la possibilità di osservare un altro tassello del cammino di cambiamento dell’azienda, che dovrebbe portare ad un forte aumento di vendite nel corso dei prossimi anni.

Lexus GS, prime immagini del pacchetto F-Sport

La casa automobilistica giapponese Lexus ha svelato poche ore fa la versione F-Sport della berlina GS al Johannesburg International Motor Show in Sud Africa (e questo potrebbe far molto pensare sul ruolo – importante – che questa parte di mondo svolge per i brand Premium; ma potrebbe far anche riflettere sul carattere cosmopolita della berlina Lexus GS: è stata svelata dapprima negli Stati Uniti – versione GS350 -, poi in Europa – versione GS450h – e successivamente in Africa – versione F-Sport -). Di cosa si tratta? Di un allestimento sportivo, che renderà la tre volumi di segmento E Premium altamente aggressiva e che ne estremizza lo stile ed il comportamento di guida: l’alter-ego nipponico di Avantgarde AMG, S-Line e M-Sport. La nuova Lexus GS350 F-Sport potrebbe essere in vendita già dalle prime settimane del prossimo anno, anche se il brand del Gruppo Toyota non ha diffuso immagini ed informazioni ufficiali (lasciandoci con questi pochi scatti effettuati alla kermesse e con un pugno di dubbi).

F1, Numeri e segreti GP Giappone


Benvenuti nel Gran Premio del Giappone! Quest’anno la gara del sol levante potrebbe essere l’occasione per assistere alla vittoria del titolo iridato da parte di Sebastian Vettel, ma McLaren e Ferrari sono apparse molto vicine alle Red Bull durante le libere, ragion per cui Vettel potrebbe essere costretto a posticipare la sua seconda laurea in F1 al prossimo appuntamento.

Questa circuito è di proprietà della Honda, unica partecipazione rimasta del colosso giapponese dopo il ritiro nel 2009. La gara, paragonabile per spettacolarità solo a SPA è caratterizzata dalla simile forma ad 8 con curve velocissime, in particolare la 130R, percorribile a 300 km\h. Questo circuito rimarrà per sempre nella storia della Formula 1 grazie all’episodio nel 1989 che vide Prost buttare fuori di pista Senna. Il dottore vincitore del campionato del mondo vedrà restituito il gesto un anno dopo dal brasiliano.

53 sono i giri della gara di domenica, per un totale di 307.471 km. 18 sono le curve in totale, mentre il setup della macchine verrà impostato per un’alta deportanza. La velocità massima raggiungibile con l’ausilio del DRS è di 324 km\h.

Webber: “Sarò più forte nel 2012”


La promessa di Mark Webber è quella che l’anno prossimo lui avrà una marcia in più rispetto a quest’anno, ma l’australiano è assolutamente rassegnato nel riconoscere Sebastian Vettel come prima guida della Red Bull, dunque per il 2012 non esistono possibilità di vincere il campionato piloti.

Ci si può aspettare un pilota più forte in me la prossima stagione e spero di ottenere un regolare avvio come abbiamo fatto nel 2010” ha detto Webber. “Per ora voglio solo finire così come posso e ottenere dei buoni risultati”.

Il 2010 è stata l’unica opportunità di vincere un campionato del mondo, nonostante all’interno della Red Bull già tutti favorivano Vettel: “Sì, certo, penso che l’anno scorso è stata la mia ultima possibilità di essere campione del mondo, ma ho spinto molto, ho fatto molte cose difficili, cose che gli altri non avrebbe potuto ottenere, quindi sono molto orgoglioso di quello che ho fatto”.

E’ buono avere questo genere di approccio alle corse? Il pilota che già parte con queste motivazioni può garantire il miglior lavoro spingendo sempre al massimo? Certamente non è piacevole sentire in un’intervista che all’interno della Red Bull i conti sono stati fatti e che quindi in pista non si deciderà nulla:” Per vincere il campionato è necessario il 100 per cento dalla squadra e penso che sia difficile per la squadra dare il 100% per entrambi i piloti. Troppo esigente, guardando all’inizio abbiamo effettivamente fatto cosi, è chiaro dove il sostegno deve andare ed io lo rispetto”.

Quanto durerà il matrimonio Button-McLaren?


In questi giorni si è parlato del nuovo contratto a lungo termine tra il campione di F1 del 2009 e il team con sede a Woking, ma nessuno è riuscito a sapere per quanto tempo Jenson Button sarà effettivamente legato a questo team, se in particolar modo c’è ancora modo di vederlo correre per altre squadre prima del ritiro delle corse.

Quando in Formula 1 si parla di “Multi-year” vuol dire che l’impegno è stato raggiunto per almeno altri due anni, ma Button che sta correndo molto bene, tanto da rischiare di aggiudicarsi nel 2012 la prima guida, è un pilota inglese, ex campione del mondo e sta allacciando uno stretto rapporto con McLaren in concomitanza dell’impegno che questa squadra ha intrapreso nei diversi settori della F1.

Dunque Button potrebbe rimanere in McLaren anche a vita, magari nel ruolo di ambasciatore per il marchio in ambito vetture stradali.

Ma nelle successive dichiarazioni rilasciate dall’inglese, dove si riscontra tantissimo entusiasmo, Button non fa mai un cenno che leghi la sua professione a quella della McLaren per tutta la vita, quindi un futuro legato ad altri team che avevano preso molto in considerazione il pilota è fattibile.

Non sono mai stato così bene in un team come in Vodafone McLaren Mercedes” ha detto ButtonHo vinto quattro delle più grandi gare della mia vita qui, sono attualmente secondo nel campionato del mondo piloti e sento di guidare meglio che mai”.

Jeep Grand Cherokee, in arrivo il cambio automatico ad otto rapporti

La casa automobilistica statunitense Jeep potrebbe presto equipaggiare la nuova generazione del SUV Grand Cherokee con la trasmissione automatica sequenziale ZF ad otto rapporti (già presente sullo scaffale del Gruppo Chrysler e già sfruttata dalla nuova Chrysler 300), che andrà a sostituire la più obsoleta trasmissione automatica sequenziale a cinque marce. Mike Manley, Amministratore Delegato dell’azienda americana, ha chiarito che il brand sta facendo tutto il possibile per ottenere una diminuzione delle emissioni dell’intera gamma e che questo desiderio (il livellamento della CO2 gettata nell’atmosfera dai fuoristrada Jeep) passa attraverso nuove trasmissioni con un maggior numero di rapporti, ma anche attraverso una versione ibrida (o qualcosa di simile) ed una maggiore attenzione dal punto di vista dell’aerodinamica. Non c’è nulla ancora di certo, ma possiamo supporre che anche in Europa presto arriverà il cambio automatico sequenziale ad otto marce con funzione sequenziale per Jeep Grand Cherokee.

Ferrari, la nuova Enzo avrà motore V12 e telaio in fibra di carbonio

La casa automobilistica italiana Ferrari – lo sappiamo da tempo – ha confermato lo sviluppo di una nuova supercar, che virtualmente sarà l’erede di Ferrari Enzo e che sarà commercializzata a partire da uno dei prossimi anni (il brand del Cavallino Rampante non ha ancora indicato con precisione quando questa vettura sarà introdotta nel listino). Di lei soltanto oggi iniziamo a raccontare qualcosa: sino ad ora, infatti, le informazioni sono state molto nebulose, molto imprecise, molto poco dettagliate. Non sappiamo quanto costerà, non sappiamo il nome, non sappiamo se sarà prodotta in edizione limitata, non sappiamo quale design e quale carrozzeria avrà: ne conosciamo tre sole caratteristiche. Quali?

McLaren si rassegna allo stile di Hamilton


Questa stagione poteva rivelarsi con una pessima svolta per Lewis Hamilton in considerazione del fatto che lui non ha conseguito buoni risultati, mentre il suo compagno di squadra, inaspettatamente si è rivelato più proficuo ed intelligente in pista.

Ma alla McLaren nessuno vuole rinunciare all’aggressivo stile di guida che Hamilton possiede, nessuno prenderà provvedimenti, ne tanto meno nessuno pretende che Lewis cambi qualcosa, ma in cambio però il direttore tecnico Paddy Lowe ha chiesto più attenzione nel compiere meno errori possibile.

E ‘chiaro che ha fatto degli errori, tutti i piloti li fanno” ha detto Lowe “Allo stesso modo vogliamo che Lewis faccia meno errori, ma non vogliamo che smetta di guidare nel modo in cui lo fa”.

Credo che sia il pilota più divertenti che abbiamo là fuori, molto veloce, molto bravo a premere per tutta la gara, anche se non parte davanti. Il suo stile gli ha permesso di vincere 16 gare e un campionato del mondo e non vogliamo cambiare questo spirito”.

Sempre per tendere una mano al pilota, il direttore tecnico ha assegnato una fetta di responsabilità per la non brillante stagione alla McLaren stessa, che a differenza di Red Bull, non è stata in grado di costruire una macchina più veloce in qualifica: “Ci sono alcuni aspetti. La prima cosa è che non abbiamo consegnato una macchina abbastanza veloce in generale e soprattutto in qualifica. Sebastian [Vettel] ha fatto un lavoro fantastico per ottenere tutte le pole position e noi abbiamo provato molto duro, ma purtroppo non siamo stati in grado di competere con questo”.

Seat, cinque novità pronte (o quasi) per il debutto

La casa automobilistica spagnola Seat – l’abbiamo detto in molteplici occasioni – non sta navigando in buone acque: il Gruppo Volkswagen, che sta tentando di raggiungere (lo vuol fare entro il 2018) la leadership tra tutti i costruttori internazionali per volume di vendite, ha infatti chiesto all’azienda iberica di essere maggiormente attiva, cioè, in altre parole, di aumentare il regime di commercializzazioni e di portare percentuali, cifre e profitti più abbondanti nelle casse della società di Wolfsburg. Perché questo accada, il brand Seat ha messo a punto un programma di rilancio, che prevede l’arrivo di cinque nuovi veicoli nel corso dei prossimi mesi.

Nissan: in arrivo Juke-R, SUV sportivo su base Nissan GT-R. Ma è una one-off

Il brand Nissan, cavalcando l’ondata di successo del SUV compatto Juke, sta realizzando una nuova versione speciale del modello: una variante estrema, fortemente inusuale, diversa in tutto e per tutto dai crossover esistenti sul mercato. Si chiama Nissan Juke-R: non sarà commercializzata, perché è soltanto una one-off (questa definizione non è però completamente corretta, dato che il brand ha deciso di assemblare due esemplari della vettura, diversi per la posizione del volante: una avrà guida a sinistra, l’altra guida a destra). A che serve, allora? La casa automobilistica non l’ha specificato direttamente, ma possiamo immaginare che con questa nuova Nissan Juke-R voglia assaggiare il mercato e vedere le risposte di fronte ad un SUV molto sportivo (se volete, vale anche il viceversa: una sportiva molto alta da terra e con carrozzeria voluminosa e muscolosa). La nuova Nissan Juke-R non è ancora pronta: questo video e queste immagini ufficiali servono soltanto ad anticiparci cosa bolle nella pentola del costruttore giapponese. Quando arriverà? Ancora non lo sappiamo.

Volvo C70, non ci sarà futuro per la coupé-cabriolet. Addio nel 2013

La casa automobilistica svedese Volvo ha comunicato, alcune ore fa, la propria decisione di fermare la produzione di autoveicoli all’interno dello stabilimento di Uddevalla e di chiudere lo stesso impianto a partire dall’anno 2013: la scelta fa parte di un generale programma di sviluppo che interessa il costruttore nordeuropeo e che prevede una rigida riorganizzazione delle risorse e degli investimenti, per tentare di diventare un brand forte a livello internazionale. All’interno di questo stabilimento, la casa automobilistica produce Volvo C70, la coupé-cabriolet di segmento D dotata di tetto in metallo ripiegabile elettricamente. Nata nel corso dell’anno 2006 ed aggiornata con un restyling nel corso dell’anno 2009, C70 non ha ottenuto un grande successo (non è un modello che assicura al brand un ampio volume di vendite) ed è destinata a scomparire dal listino dell’azienda a partire dall’anno 2013: non sarà sostituita da alcun modello.