
Volano le auto elettriche al Salone di Ginevra 2012



Donne al volante e donne e motori, elettrici, ibridi, a metano o ad alta efficienza. Sfatando i luoghi comuni, riportiamo le impressioni di una inviata di Ecologiae al decennale sulla mobilità sostenibile H2Roma. Il Test drive è un test al femminile per i lettori di Ultimogiro, per vedere sulle basi di quali elementi una donna che non si intende di auto e motori, potrebbe scegliere un’auto invece che un’altra. Dalla stabilità di una berlina come la Ford Fusion Ibrida, alla semplicità minimal della Citroen C-zero, passando per il design all’avanguardia della Smart ED, vediamo com’è andato il test delle auto del futuro.
Cosa cerca un donna in un’auto ecologica? Affidabilità, sicurezza, risparmio.
Prima città italiana a installare colonne di ricarica rapida per auto elettriche: a Perugia spetta
Casa Fiat, detta altrimenti. Pensiamo a Torino che, oltre a essere sede del Lingotto, sarà
Batterie ricaricabili assai efficienti e in grado di garantire prestazioni tali da esercitare un impatti sostenibile sull’ambiente: il progetto, denominato PolyZion, è sviluppato da un consorzio di enti di ricerca e Università, costituiti in cordata con partner provenienti da buona parte dell’Europa – Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito – oltre che dal Canada e dalla Russia.
Con la prospettiva di crescita che interessa, da qui al 2015, il mercato globale dei veicoli elettrici e ibridi aumenteranno di pari passo anche anche i requisiti ambientali garantiti da ciascun prodotto al fine di assicurare una sempre maggiore sostenibilità.
Previsioni ottimistiche in ottica di mobilità sostenibile: da un rapporto di Frost & Sullivan si
Se lo dice Standard & Poor’s, significa aggiungere una ulteriore voce più che autorevole alle
Il vicepresidente italiano della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l’industria, sta al momento lavorando
Le tanto citate auto elettriche stanno per fare la loro apparizione nel prossimo anno ad
Se non v’hanno fatto paura fino ad oggi, temo sia il tempo di riconsiderare la forza dei solerti costruttori automobilistici cinesi. Parlo a voi, fabbricanti europei, colossi teutonici, pianificatori del dominio del comparto: dovete tenere in grande considerazione, sempre più, la potenza di imprese che stanno tentando di fagocitare il mercato, che, sino ad oggi, è sempre stato spartito tra Vecchio e Nuovo Continente. La più recente evoluzione del Paese della Grande Muraglia, in campo automobilistico, è una particolare liaison, stretta tra alcuni importanti nomi dell’industria, che mirerebbe ad investire denaro e lavorare alacremente sul peso delle automobili lì prodotte. Mi spiego…

Ultimamente la casa automobilistica francese Renault è molto impegnata dal punto di vista delle auto a zero emissioni. Sono quasi pronte per l’uscita nelle concessionarie le prime auto 100% elettriche, ma ciò non significa che spariranno i classici modelli a benzina o diesel. E di certo i francesi non potevano pensare di ridurre le emissioni da una parte e continuare ad inquinare dall’altra.
Così importanti novità ci attendono nei prossimi modelli anche per quanto riguarda il motore termico. Gli ingegneri Renault hanno infatti deciso di abbattere le emissioni in primis riducendo la cilindrata dei prossimi modelli, senza però ridurre le prestazioni. Un esempio di come faranno? Uno dei modelli più prossimi all’uscita sarà dotato del cosiddetto “Downsizing“, e cioè una riduzione della cilindrata da 1.900 a 1.600 portando le valvole a 4, in modo da limitare il volume dell’acqua utilizzato nel motore.
Renault e Nissan fanno passi da gigante anche in altri continenti, così è stato firmato
Clienti Renault furiosi per il servizio che il call center della casa fornisce sulle nuove
Le città di Milano e Brescia regalano il primato italiano con una rete di rifornimento