Difficile ricordare una lotta per il titolo iridato così combattuta come quest’anno: e dopo i primi otto gran premi disputati, è molto difficile indicare il futuro vincitore del mondiale 2010 di F1. Ed è alquanto prevedibile che in tanti abbiano cambiato più volte favorito nel corso della stagione. Anche perché é stato un susseguirsi di alternanze di vittorie e risultati: Fernando Alonso aprì le danze in Bahrain, poi è stato il momento di Sebastian Vettel. E dopo l’intermezzo di Jenson Button a Melbourne e in Cina, la Red Bull ha preso nuovamente posto sul gradino più alto del podio grazie a Webber. E, dulcis in fundo, ora è arrivato Hamilton. Una stagione in cui chi si distrae é perduto, ma non troppo, visto che c’è sempre la possibiltà di rientrare nei giochi.
Il ruolo di leader della classifica piloti continua a cambiare e nessuno dei campioni tra le prime posizioni, è ancora riuscito a guadagnarsi un vantaggio sui propri rivali sufficientemente ampio. Vincere il titolo non sarà impresa facile per nessuno e i piloti dovranno spingere al massimo da qui sino alla fine.

Michael Schumacher, il pluridecorato campione del mondo di Formula 1, ha abbondantemente capito di non poter competere per la conquista del titolo mondiale in questa stagione 2010 di Formula 1. Al momento, l’obiettivo più concreto e a portata di mano, é quello di vincere almeno un Gran Premio. Benché sino ad ora non sia ancora riuscito a salire sul podio, il pilota della Mercedes ha indicatp il Gran Premio del Canada come l’occasione giusta per centrare l’obiettivo.
In casa Red Bull si prova a fare quadrato dopo l’incidente che ha visto coinvolti i due piloti della casa austriaca, nello scorso weekend al 43° giro del Gran Premio della Turchia, vinto poi dall’inglese Hamilton su McLaren. Mark Webber e Sebastian Vettel, si sono infatti seduti attorno ad un tavolo con i vertici della scuderia proprio in questi giorni.
La sessione delle prime prove libere ci aveva tratto in inganno. E invece, ancora una volta, le qualifiche ha ristabilito le giuste gerarchie. Le Red Bull di Webber in pole davanti a tutti con Vettel terzo, la McLaren di Hamilton seconda pronta in agguato, nella speranza che domani in gara qualcosa vada storto per la casa austriaca. La Ferrari ha invece sofferto. E non poco. Questo in estrema sintesi il verdetto delle qualifiche del GP di Turchia. Che hanno visto confermare ancora una volta la forza delle vetture di Adrian Newey e lo straordinario stato di grazia di Mark Webber, autore della pole position, la quarta del suo 2010, la terza consecutiva. Dietro di lui Lewis Hamilton con la prima McLaren, solo terzo Sebastian Vettel con l’altra Red Bull. Quarto posto per la seconda McLaren, quella di Jenson Button. Insomma una sfida Austria-Germania a tutti gli effetti.
Stando a quanto riporta il sito Motorsportblog, Jean Todt, il presidente della FIA, avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro della Formula 1. Primo obiettivo della gestione Todt, sarà il taglio dei costi: “Entro il 2013 dovremo adottare i nuovi motori, che saranno meno potenti e meno dispendiosi degli attuali”. Jean Todt si è poi soffermato anche sulla complessità dei nuovi circuiti, che nella maggior parte dei casi non piacciono agli appassionati: “I nuovi impianti non soppianteranno quelli storici. Lo dico in maniera assoluta. Ogni pista ha una sua funzione, una sua storia, un suo fascino”, ha dichiarato il manager francese.