F1, analisi e segreti post test Barcellona

di gianni puglisi Commenta


Dopo il rinvio della gara del Bahrain la Formula 1 tornerà in Spagna per affrontare ulteriori test prima dell’inizio di campionato in Australia. Chi trae vantaggio da questo posticipo? Chi vede male l’eliminazione del Gran Premio del Bahrain? Ciò che è chiaro è che la Red Bull è attualmente la squadra di riferimento seguita dalla Ferrari, nonostante i tecnici della squadra attuale campione del mondo hanno riferito che nelle lunghe distanze la vettura dovrebbe avere un vantaggio, ma le cose cambiano in fretta e la Ferrari dispone di Alonso, il pilota più adatto nella prestazione in gara.

La McLaren segue il duetto e adesso che la prima gara è stata rimandata a fine Marzo gode della speranza di poter studiare a meglio questa macchina super rivoluzionaria. Quest’anno Lewis Hamilton sarà impegnato in uno dei campionati più difficili nella sua carriera, perché da come si è visto nei test il pilota campione nel 2008 provoca una drastica usura degli pneumatici Pirelli, diversamente dal compagno Button che in possesso di uno stila di guida più dolce gode a questo punto di un netto vantaggio.

La Mercedes e la Renault seguono dietro. Troppe voci come Berger e lo stesso Haug hanno screditato con pessimismo un buon inizio per Schumacher e Rosberg, mentre per il team di Estone, nonostante la vettura sia stata progettata attorno all’infortunato Kubica pare sia candidata come sorpresa dell’anno.

La Williams è più veloce rispetto allo scorso anno e anche la Toro Rosso è in possesso di una buona macchina, mentre la Sauber che già gode della tecnologia Ferrari in ambito Motore, Cambio e Kers, riceverà dal cavallino anche il sistema


idraulico e le sospensioni posteriori. La Force India forse gode di notevoli progressi e quindi potrebbe iniziare la stagione appena dietro, mentre la Lotus pare abbia recuperato un secondo netto rispetto all’anno precedente. Pochi progressi per la Virgin.

Il ritardo di campionato seppur gradito da alcune squadre provoca malcontento per la Pirelli che sperava di iniziare la stagione in Bahrain proprio per dimostrare che con le alte temperature le sua gomme hanno una maggiore performance, diversamente dagli attuali test, fonte di dubbio a seguito della precoce usura.

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