Ferrari verso un club esclusivo per privilegiare i migliori clienti

di Redazione 2

La casa automobilistica italiana Ferrari, già estremamente esclusiva, ha deciso di ritagliare una fetta del proprio bacino d’utenza (quella che comprende i clienti più affezionati, di vecchia data) e di dare vita ad un club speciale (molto speciale) per questi proprietari. La motivazione? Dare privilegio a questi clienti nell’acquisto delle rosse di Maranello. Proviamo a capire meglio le intenzioni del brand del Cavallino Rampante.

Inizio con un esempio: in occasione del Salone di Parigi 2010, durante lo scorso anno, la casa automobilistica emiliana ha presentato l’esclusiva Ferrari SA Aperta, versione roadster di Ferrari 599 GTB Fiorano prodotta in tiratura limitata (ottanta esemplari) e dedicata ad Andrea e Sergio Pininfarina (in virtù del legame che da anni lega Ferrari e la storica maison di design italiana). La ristretta disponibilità del modello ha fatto sì che tutta la produzione della sportiva fosse esaurita in poco tempo: talmente poco che molti collezionisti non hanno avuto la possibilità di prenotarsi il proprio esemplare. Ora, Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della casa automobilistica Ferrari, vuole fare in modo che ciò non accada più: perdere un cliente affezionato è rischioso, pericoloso, dannoso per l’immagine. L’idea è dunque quella di conferire diritto di prelazione ad alcuni clienti: di creare, con un club esclusivo, una corsia preferenziale nella vendita di vetture in edizione limitata.

In altre parole, in occasione del lancio di un modello Ferrari (in special modo se disponibile limitatamente) a questi clienti preziosi prima che ad altri sarà proposto l’acquisto. Non sappiamo se davvero questo raggruppamento di privilegiati avrà vita e neppure conosciamo le condizioni per entrare a farne parte: secondo alcune indiscrezioni, il club sarà riservato a chi possiede già almeno cinque vetture Ferrari (qualcuno ha fatto un calcolo: circa trecento persone esistono sul pianeta che soddisfano questo requisito).

In questo modo, Ferrari probabilmente spera anche di aggirare il problema degli speculatori, che acquistano supercar del Cavallino Rampante (ma non soltanto) per poi rivenderle, a produzione terminata, ad un prezzo sostanziosamente incrementato.

Photo credits | Getty Images

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