Formula 1, Gp Spagna: il curioso destino di Webber. La parola ai protagonisti

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MONTMELO’, 9 maggio 2010 – A volte il destino gioca brutti scherzi. O meglio, si diverte a prenderci in giro. E’ un po’ quello che è accaduto quest’oggi a Mark Webber: dopo aver vinto il Gp di Spagna, attraverso una tenuta di gara perfetta, gli applausi e i flash sono tutti per il pilota arrivato secondo. Un’assurdità, se non fosse che quel pilota è il ferrarista Alonso, idolo di casa. Ma non solo. Dopo un fine settimana perfetto, il suo compagno di squadra, Sebastian Vettel, si arrende all’ennesimo guasto meccanico, così come sono altrettanto importanti ritiro di Hamilton o il quarto posto di Michael Schumacher. In ogni caso il valore della vittoria resta, anche e soprattutto per riguadagnare rispetto e considerazione all’interno del team.

Sono veramente felice per questo successo – ha detto l’australiano – ero messo bene dopo le qualifiche, ma sapevo che il rettilineo era molto lungo ed era molto importante riuscire a passare la prima curva indenne. Volevo sfruttare al massimo le gomme morbide e ho finito bene la prima parte di gara, poi ho fatto un buon pit-stop. Hamilton mi inseguiva ma ho sempre controllato il divario, mi sono preso cura della macchina e l’ho portata fino al traguardo. Tutto il team ha lavorato benissimo, ha fatto un enorme sforzo per permettermi di arrivare davanti a tutti“.

Dietro di lui come detto, la Ferrari di Fernando Alonso. Dopo le qualifiche di ieri, il secondo posto è un risultato davvero ottimo. “Sono felice per questo secondo posto ottenuto davanti ai miei tifosi – ha infatti detto il due volte iridato – sono contento per loro ma, soprattutto, per la squadra che ha lavorato tanto durante il weekend senza commettere errori. È vero che il risultato è giunto in maniera inaspettata ma queste sono le corse. Sapevamo che ci attendeva un GP difficile perché su circuiti come questo non abbiamo ancora sufficiente carico aerodinamico per poter lottare per la pole position e per la vittoria, anche se le gare sono molto lunghe e oggi ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. In circostanze come questa dobbiamo cercare di attaccare e di sfruttare tutte le opportunità“.

In attesa che la F10 riesca a ridurre il divario con le Red Bull, Fernando sa però che oggi ha preso punti a Vettel e Hamilton, nella sua testa i veri rivali iridati. Il nostro punto forte sembra essere la gestione delle gomme – ha detto ancora lo spagnolo – a fine gara erano in condizioni migliori rispetto a quelle dei nostri avversari. Dobbiamo migliorare il livello della nostra prestazione ma abbiamo il potenziale per vincere il mondiale. Il sistema di gestione dell’ala posteriore soffiata ha funzionato bene ma è ancora in fase sperimentale: forse in Turchia ne avremo una versione evoluta. Ora andiamo a Montecarlo, un GP speciale che tutti vogliono aggiudicarsi. Assetto e gomme saranno differenti da quelli di questa gara e vedremo come saremo rispetto agli altri. Dopo alcune gare difficili sono tornato sul podio e sono secondo a tre punti di ritardo dal leader della classifica: il campionato è ancora lungo ma questo, lo ripeto, è un bel risultato”.

Decisamente di umore diverso il tedesco Sebastian Vettel:Molte cose sono andate in modo negativo sin dalla partenza dove non sono riuscito a passare Webber, anche se era inutile rischiare e non avevo velocità sufficiente. Mark oggi è stato velocissimo, ma io ho avuto parecchie difficoltà“. Il tedesco descrive così la sua gara: “Sono rientrato troppo presto per il pit-stop e ho perso troppo tempo e la posizione. La macchina andava abbastanza bene ma ogni volta che mi avvicinavo a Hamilton non avevo grip e negli ultimi 10 giri sono stato fortunato perché potevo anche non arrivare. Il terzo posto non è male ma nell’insieme è stata una gara orribile. Positivo essere arrivato a punti, ma la macchina è sicuramente veloce“.

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