Siamo di fronte ad una bagarre numerica da far paura? Forse. Tutto nasce in seguito all’arroganza (prestazionale, s’intende) del Gruppo Volkswagen, che rompe la barriera del precedente risultato e fa segnare il record di velocità massima con una vettura da produzione: Bugatti Veyron SuperSport, giusto qualche settimana fa, infatti, ha ottenuto l’incoronazione, con l’iscrizione all’interno del Guinness dei Primati, dopo aver raggiunto quota 431 chilometri orari. La versione speciale della sportiva Veyron è stata mostrata anche al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach.
Ora, per un fortuito caso, i colleghi di Top Gear, qualche giorno dopo l’avvenimento, si sono recati presso la fabbrica Koenigsegg, per una visita a tutta l’azienda, e sono stati guidati dal proprietario dell’industria produttrice di vetture sportive, Christian von Koenigsegg. La piccola casa costruttrice svedese, fondata dall’anzidetto omonimo imprenditore nel 1993, impiega meno di 50 dipendenti (è una realtà molto risicata, dunque) e, nel 2008, ha venduto soltanto 18 vetture, ma ha avuto la forza di proporsi come plausibile neo-proprietario di Saab, accordo poi andato in fumo.
La maison di Christian von Koenigsegg ha presentato al Salone di Ginevra, recentemente, una nuova sportiva, Koenigsegg Agera, che ha promesso buone doti, sulla carta, in fatto di alte prestazioni: i 1290 chilogrammi di peso massimo vengono mossi da un propulsore V8 di 4,7 litri di cilindrata, che eroga 898 cavalli e 1.100 Nm di coppia massima. Koenigsegg Agera raggiunge la velocità massima di 390 chilometri orari.
Un valore troppo basso perché, in Alsazia, all’interno della fabbrica Bugatti, e a Wolfsburg, nel quartier generale Volkswagen, paventino la supercar nordeuropea. Così, Christian von Koenigsegg avrebbe chiacchierato, con i visitatori sopra citati, della possibilità di infrangere il record della francese. Lo vorrebbe fare, ad esser precisi. Lo farebbe con la nuova Koenigsegg Agera, opportunamente modificata, laddove possibile, per garantire la giusta dose di forza.
In sostanza, il proprietario del piccolo fabbricante di vetture sportive starebbe vagliando la possibilità di lanciare un guanto di sfida al costruttore francese e, trasversalmente, a quello teutonico. Attento, Christian: dietro le spalle, respira rumorosamente, senza affanno, la nuova SSC Ultimate Aero, che di scendere a patti con le altre non ha voglia e che il record lo vuole per sé. Mi metto comodo: popcorn, grazie!
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