Sono trascorsi circa quindici mesi dal momento in cui è avvenuta la sua presentazione in via ufficiale.
Stiamo parlando, ovviamente, della Lamborghini Aventador, che è stata svelata ufficialmente nel corso dell’ultima edizione del Salone di Ginevra, svoltosi a marzo. La nuova sportiva del costruttore italiano si caratterizza per ricevere la spinta dal propulsore V12 e per raccogliere l’eredità sul mercato della Lamborghini Murcielago.
TOCCATA QUOTA 1000. Proprio la nuova Aventador è stata oggetto di una produzione che è arrivata a 1000 modelli: si tratta, senza ombra di dubbio, di una testimonianza del successo che ha raccolto sul mercato questa supercar e, ovviamente, anche il gruppo Volkswagen. L’ultimo e millesimo modello della nuova Aventador è stato rilasciato negli ultimi giorni in Germania.
La nuova Aventador è, senza ombra di dubbio, l’auto dalla maggior potenza nell’intera storia della gamma di questo famoso marchio e sta raccogliendo un successo che non ha davvero confini: infatti, la nuova Aventador viene sviluppata in circa 4-5 esemplari ogni giorni, evidenziando un significativo aumento in confronto ai 3 modelli prodotti giornalmente nel terzo trimestre del 2011. La produzione della supercar è, infatti, già stata prenotata per il prossimo anno e mezzo, nonostante il prezzo di listino non sia certamente alla portata di tutte le tasche (basti pensare che, sul mercato italiano, presenta un costo che si aggira intorno ai 315600 euro.
MEGLIO DELLA MURCIELAGO. Ad ogni modo, la nuova Aventador può contare, senza ombra di dubbio, su delle tecnologie all’avanguardia e piuttosto rare, come ad esempio può testimoniare la presenza del propulsore V12 da 6,5 litri a benzina, in grado di esprimere una potenza complessiva fino a 700 cavalli, ma anche dalla presenza del cambio robotizzato a sette rapporti o dalla trazione integrale. In confronto alla vettura di cui ha preso l’eredità, il divario è notevole, dal momento che la Lamborghini Murcielago ha ottenuto i mille modelli prodotti solo dopo due anni e cinque mesi.
