Todt: “Nè con Schumacher nè con la Ferrari, ma con la Fia”

di Redazione Commenta

Jean Todt scopre le carte. “Sono un tifoso della Fia, non della Ferrari” ha dichiarato il presidente della Federazione che dallo scorso autunno ha preso il posto di Max Mosley. Ieri ricorrevano i primi 100 giorni di mandato del francese ex Ferrari che alla stampa ha dichiarato: “Non ho rilasciato nessuna intervista dal primo giorno che mi sono insediato come nuovo presidente della Fia. Adesso vorrei rompere il silenzio”. E dopo 100 giorni, Todts ha voluto prima ricordare che la Federazione non si occupa solo di macchine: “La Fia è anche ambiente, viabilità e sicurezza: tutte cose molto importanti, ma che passano sempre sotto silenzio. Aiutare a salvare molte vite è il nostro principale obiettivo”. Ma la F.1 non può che essere l’argomento principale per uno che ha fatto di questo sport una ragione di vita, tanto da finire al vertice della Fia dopo quasi tre anni di lontananza dal Circus. “La F.1 deve ridurre i costi a qualunque prezzo, è inammissibile che per guadagnare otto secondi rispetto alla GP2 si devono spendere cifre folli” ha detto Tods, ricordando che un se un team di GP2 spende 1 milione di euro a stagione, la F.1 ne deve spendere almeno 300. Ma attenzione a non confondere il francese con l’ex presidente Mosley, rimasto in carica per ben 16 anni: “A me basterebbe rimanere alla Fia per 8 o 10 anni, giusto il tempo di cambiare le cose per migliorarle”. L’obiettivo è quindi ridurre i costi e già dal 2013 sono annunciati cambiamenti radicali sulle spese e sui motori. Intanto c’è da pensare al 2010 e ai ritorni eccellenti, come quello di Michael Schumacher, da sempre amico e pupillo di Todts. “Da amico lo preferisco sulle quattro ruote, piuttosto che in moto: le due ruote sono più pericolose. Mi ha consultato prima di prendere la decisione di tornare. Per me è più di un amico: è uno di famiglia. Sarà competitivo se potrà avere una macchina valida, ma dovrà anche conquistarsi la fiducia di tutto il team” ha precisato il presidente della Fia. E per chi farà il tifo? “Nè per Schumacher né per la Ferrari. Sono un sostenitore della Fia” la risposta lapidaria di Tods.

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