Fiat 500 EV: 10.000 dollari persi per ogni esemplare

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Il prototipo della 500 elettrica destinata al mercato U.S.A.

Sul mercato nordamericano è attesa solo per il prossimo anno, ma la 500 EV, versione completamente elettrica della nota utilitaria chic torinese, già fa parlare di sé. E non per le sue qualità.

È lo stesso amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a dichiarare che la 500 EV farà perdere al neonato Gruppo Chrysler-Fiat ben 10.000 dollari su ogni singolo esemplare prodotto e venduto. Ciò nonostante il prezzo di questa 500 sarà almeno tre volte superiore rispetto a quello della corrispondente versione a benzina.

Sono le batterie a ioni di litio che la equipaggiano ad alzare vertiginosamente i costi. E anche se la coppia motrice sembra promettere grande divertimento per chi guida, peraltro con una discreta autonomia (circa 160 chilometri con una ricarica), a Torino serpeggia il malcontento.


Il problema dei costi non è il solo perché su questa imminente versione elettrica della 500 grava una sostanziale sfiducia che abbraccia l’intero settore della mobilità elettrica. È noto infatti come Fiat abbia preferito puntare su altri cavalli nella sua corsa per la riduzione di CO2, per esempio concentrandosi sul miglioramento del motore termodinamico, con il recente multiair, o sull’alimentazione a metano, di cui Fiat è leader. Sono questi dunque gli assi nella manica di Marchionne.

In particolare, sempre secondo l’opinione dell’amministratore delegato, proprio il mercato nordamericano, grazie ai suoi ricchi giacimenti, potrebbe permettersi di alimentare tutto il suo parco auto a metano per i prossimi cento anni almeno. Rete di distribuzione permettendo. Allora perché destinare proprio agli Stati Uniti la versione elettrica della 500? La risposta potrebbe risiedere nel 10% delle azioni Chrysler che il presidente Barack Obama ha promesso a Torino qualora avesse dimostrato di possedere una particolare sensibilità ecologica. E alla Casa Bianca ci credono davvero nell’auto elettrica. È del 30 marzo l’annuncio di rinnovare entro i prossimi cinque anni l’intera flotta di auto governative (si parla di circa 600.000 veicoli tra autovetture e camion) con mezzi esclusivamente ad alimentazione alternativa al petrolio. L’obiettivo dichiarato è infatti quello di ridurre sensibilmente l’importazione di greggio.

Il movente finanziario non sarebbe tuttavia l’unico, a influire sul product plan è anche la necessità di sviluppare know-how per i prossimi veicoli ibridi. È stata infatti annunciata la prima vettura di questo tipo del Gruppo Fiat per il prossimo salone di Detroit, in programma a gennaio 2012. Secondo le prime dichiarazioni, si tratterà di una vettura di grandi dimensioni, ma è ancora ignoto il brand che sarà incaricato di realizzarla.

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