F1, Whitmarsh contrario ad una convivenza tra motori V8 e V6 nel 2014

di gianni puglisi 1

I nuovi motori Turbo V6 che dovranno rivoluzionare la Formula 1 tra due anni, potrebbero inizialmente essere affiancati dagli attuale V8.
f1 whitmarsh contrario ad una convivenza tra motori v8 e v6 nel 2014
Questa scelta intrapresa per agevolare chi non può sostenere elevati costi non è apprezzata dal Team Principal della McLaren Martin Whitmarsh, il quale ha detto che una tale soluzione rendere lo sport poco attraente, con delle regole a svantaggio per chi non avrebbe la possibilità di attrezzarsi con i nuovi motori.


team principal mclaren

MOTORI V6

Passare a dei nuovi motori costa troppo. Per grandi squadre come Ferrari e McLaren non è un problema. Lo diventerà sicuramente per team quali Sauber, Force India, Caterham, ecc. Proprio per questo motivo si sta pensando di mettere in Formula 1 due tipologie di motore, affinchè i piccoli team possano avere più tempo per ammortizzare i loro costi prima del passaggio al V6. Whitmarsh però si è mostrato assolutamente contrario a questa scelta:

E fattibile, ma io non credo che sia una cosa interessante da fare, personalmente. Queste soluzioni ne abbiamo avuto prima, nel ’88 abbiamo avuto motori turbo e aspirati. Non è stato un brutto ricordo per la McLaren, ma non era una soluzione vantaggiosa

UN CAMPIONATO A DUE LIVELLI

la preoccupazione maggiore di Whitmarsh è che le nuove regole che verranno scritte, saranno a favore di quelle squadre che monteranno i nuovi motori:

Se lo fanno, organizzeranno tutto in modo tale che i nuovi motori turbo avranno un vantaggio su quello aspirato, ma così si sta creando un campionato a due livelli, che non credo sia una cosa interessante da avere

La situazione sopra descritta è stata recentemente vissuta in Formula 1. Nel 2006 quando ci fu il definitivo passaggio ai motori V8, fu concesso alla Scuderia Toro Rosso di mantenere i motori V10, ovviamente con delle limitazioni che potessero equiparare le prestazioni a quelle delle altre squadre.

Photo credits | Getty Images

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