Formula 1, la FIA cambia il regolamento. Dal 2011 tornano gli ordini di scuderia

di Redazione Commenta

La prossima stagione 2011 di Formula 1 subirà delle grandi modifiche. E’ questo il chiaro segnale che arriva dopo la riunione del World Motor Sport Council, tenutasi ieri a Montecarlo, nella quale la FIA ha comunicato ai club l’abbandono del divieto di impartire ordini di scuderia a partire dall’anno prossimo. In pratica, il nuovo regolamento sportivo sopprime l‘articolo 39.1 che vietava gli ordini di scuderia. La Fia ha tuttavia tenuto a ribadire il concetto che resterà comunque in vigore la regola secondo cui qualsiasi azione possa portare discredito all’attività sportiva verrà punita secondo l’articolo 151c del Codice Sportivo Internazionale. Il “caso” vero e proprio scoppiò mesi fa, quando Alonso superò Massa durante l’ultima edizione del GP del Hockenheim. Azione che accese una furente polemica (durata sino alla vigilia dell’ultimo Gp di Abu Dhabi) alla quale è anche seguito un processo con conseguente sentenza tramutata in una multa per la scuderia Ferrari che ammonta a 100.000 dollari e che ieri ha trovato un’unica via d’uscita: il ritorno a 10 anni fa.

Tra le altre novità emerse nel corso della riunione, la decisione secondo cui a partire dal 2013 i motori saranno a 4 cilindri di 1.600 cc. Il Consiglio Mondiale, come detto, ha approvato l’introduzione di una nuova specifica di motore, confermando così il precedente impegno assunto dalla FIA, e cioé contribuire a migliorare la sostenibilità e affrontare le esigenze del settore. A seguito del dialogo con i produttori di motori e gli esperti in questo campo, le unità di alimentazione saranno di 4 cilindri, 1,6 litri con iniezione di benzina ad alta pressione fino a 500 bar con un massimo di 12.000 giri/min. Il motore di ricerca fornirà così una riduzione del 35% nel consumo di carburante e sarà caratterizzato da un’estesa gestione energetica e sistemi di recupero energetico, pur mantenendo gli attuali livelli di prestazioni. Nel 2013, saranno poi consentiti cinque motori per pilota sarà consentito, ma l’anno successivo il limite sarà di quattro.

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