Formula 1, un 2011 ancora pieno di incognite

di Redazione Commenta

Le vacanze di Natale, rappresentano per i protaognisti dello sport anche un momento di relax e di vacanze. Jean Todt, il presidente Fia, è ad esempio già in Malesia, dove festeggerà l’arrivo del nuovo anno con la compagna Michelle Yeoh. Bernie Ecclestone invece, non sa ancora che cosa farà. Può darsi vada in Svizzera (possiede un intero hotel a Gstaad), così come può darsi che alla fine scelga di andare in Brasile con la sua giovane fidanzata. I piloti, invece, sono distribuiti per il mondo, in viste delle ultime settimane di ferie. Poi, dall’1 febbraio, si tornerà al lavoro con i primi importanti test di Valencia. Per Alonso e Massa, le ferie termineranno qualche giorno prima, visto che a metà gennaio c’è l’appuntamento Marlboro a Madonna di Campiglio. Intanto sono diversi i temi che interessano il mondo del circus della F.1 in vista della prossima stagione.

TEAM — Il primo dato é che non ci sono squadre nuove. L’unica novità non ancora certa, é che nel 2011 vedremo forse due team con lo stesso nome: Lotus. Da un lato c’è la Lotus Cars, ovvero la Lotus che produce le GT stradali sotto l’egida della malese Proton. La Lotus Cars ha, come già qui riportato, rilevato le azioni della Genji Capital da Gerad Lopez e soci. Almeno così si dice in ambienti finanziari. E come prima atto, ha pensato bene di cambiare il nome alla squadra: da Renault a Lotus Cars. Ma in F.1 c’era già una Lotus, il Team Lotus. Che a sua volta, un anno fa, aveva acquisito il diritto all’uso del marchio da David Hunt. Tra gli sponsor del Team Lotus, nel 2010, c’è stata proprio la Proton. E sino ad oggi nessuno, nè il team che fa capo a Dani Bahr (Lotus Cars) nè quello di Tony Fernandes (Team Lotus) ha intenzione di rinunciare al nome. Bahr ha detto di aver fatto un’offerta a Fernandes per risolvere il problema, il manager malese ha seccamente smentito. La cosa più curiosa è che entrambe le iscrizioni rispondono appieno ai parametri richiesti dalla Fia.

SOLDI — Se la Lotus Cars sta messa fin troppo bene a livello di quattrini, altri vivono momenti di difficoltà. Specialmente i team più piccoli. Ma c’è anche chi potrà respisrare. La Telmex, colosso telefonico messicano, ha deciso di sponsorizzare la Sauber. Con in più l’aiuto e l’appoggio al progetto dell’assicurazione Interproteccion. Non c’è che dire, proprio un bella soddisfazione per Peter Sauber, persona da sempre corretta e perseverante. Dall’altro lato la F.1 perde giganti come Royal Bank of Scotland e Philips, che erano entrambi legati alla Williams.

BERNIE — Quando scadrà il Concord Agreement, a fine 2012, Ecclestone avrà la bellezza di 82 anni. Al momento mantiene una freschezza invidiabile. Tanto che lo stesso Montezemolo, che lo ha spesso accusato di voracità eccessiva, ora vede in lui un “padre garante” in un disegno a medio termine in cui Briatore prenderà la direzione commerciale della F.1, dentro o fuori dall’ambito Fia.

PISTE — Todt in tempi non sospetti ha lanciato l’allarme dei sorpassi carenti. Sostenendo che alcune piste dovrebbero cambiare. Ma la Fia non può fare nulla, a meno che non siano presente motivi di sicurezza pressanti. Tra l’altro l’elenco dei tracciati da modificare non è corto. Però mancano i soldi e nessuno ha voglia di impegnarsi subito. Ovvero, la Formula Noia potrebbe continuare almeno per un’altra stagione.

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