Fernando Alonso come Ayrton Senna. Se fino a qualche tempo fa il paragone più gettonato per lo spagnolo della Ferrari è con Michael Schumacher (che come Alonso passò dalla Renault alla scuderia di Maranello dopo aver conquistato due campionati del mondo), adesso l’asturiano punta più in alto. Con i 614 punti in carriera, Alonso ha infatti raggiunto il traguardo che apparteneva a Senna. Nella classifica iridata, lo spagnolo della Ferrari si ritrova così alle spalle di Schumacher e Prost, ma visto il nuovo sistema di assegnazione dei punteggi il sorpasso di Alonso è imminente. Certo, adesso chi trionfa in un Gran Premio conquista ben 25 punti, mentre fino allo scorso anno i punti erano solo 10, però c’è un dato molto interessante da analizzare nella carriera di Alonso.
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Hamilton: “Rosberg più forte di Schumacher”. Ecclestone: “Diamo tempo a Schumi”
Bernie Ecclestone e Lewis Hamilton, la strana coppia. Prima di affrontare il secondo Gran Premio della stagione (da ieri le monoposto hanno iniziato a girare all’Albert Park di Melbourne), il sito ufficiale della Formula 1 ha pubblicato un’intervista doppia ai due inglesi: la giovane promessa da una parte e il vecchio patron dall’altra. Uno dei primi argomenti affrontati dalla coppia Hamilton-Ecclestone è stato il ritorno alle corse di Michael Schumacher che dopo tre anni trascorsi ad impegnare il tempo in ogni modo (dal freeclimbing alle gare in moto) ha deciso di rimettersi al volante di una monoposto. “Certe persone non invecchiano – ha detto il pilota della McLaren – e Schumi ha già vinto il mondiale sette volte. Questo però non significa che sarà ancora il più forte: in Bahrain è dovuto rimanere dietro al suo compagno Nico Rosberg che è andato molto veloce, soprattutto nelle qualifiche”.
GP d’Australia, Alonso: “La Ferrari sta lavorando per la gara di domenica”
“Siamo tutti nelle stesse condizioni, solo che noi lavoriamo sempre per la gara di domenica”. Fernando Alonso prova a rassicurare i tifosi della Ferrari. Dopo le prime due sessioni di prove libere, le F10 della scuderia di Maranello si sono ritrovate lontano dalla coppia di testa formata dalla McLaren di Lewis Hamilton e di Jenson Button. Ma niente paura: la Ferrari ha ammesso di non aver problemi, è solo questione di strategia. Come dire: è inutile andare forte il venerdì se poi in gara non vinci. “Sono felice di tornare a Melbourne – ha continuato Alonso che in Australia vanta una sola vittoria in carriera, e oggi ha chiuso al 15esimo posto la seconda sessione di prove libere –. E’ una delle pista che più mi piacciono e sono soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto oggi. Certo, vorrei avere qualche dato in più sugli pneumatici, soprattutto su quelli morbidi, che abbiamo usato nella seconda parte delle prove”. E sulla prestazione della Ferrari? “Solitamente il venerdì la pista è sporca e non è facile avere grip. Stiamo lavorando per trovare il giusto assetto, non siamo preoccupati”.
Hamilton confessa: “Mia madre si è annoiata nel GP del Bahrain”. Ma Domenicali lo smentisce
La sottile linea che separa vincitori e vinti si fa più spessa. A distanza di dieci giorni dal Gran Premio del Bahrain che ha aperto la nuova stagione di Formula 1, il partito degli “annoiati” si arricchisce di un nuovo nome, quello di Lewis Hamilton. Sarà la delusione del terzo posto dietro alle due Ferrari, sarà la nuova MP4-25 che non regala emozioni, ma Hamilton ha confessato che pure sua madre si stava per addormentare davanti allo schermo mentre seguiva la gara del figlio. “Ho cenato con mia mamma mercoledì sera – ha detto il pilota della McLaren – e quando le ho chiesto che cosa pensasse della prima gara mi ha detto che è stata noiosissima. Non ho rivisto il GP, però non è la prima persona rimasta insoddisfatta dello spettacolo. La nuova stagione doveva essere ricca di fascino: il ritorno di Schumacher, i nuovi regolamenti sul carburante, invece molti mi hanno confermato che in Bahrain è stata una gara noiosa. Spero solo che a Melbourne le cose cambino, forse nella prima gara non era facile capire i cambiamenti”.
Button in Australia cerca il riscatto dopo il flop in Bahrain
Doveva essere l’anno della conferma. Per ora è solo un pessimo inizio di stagione. L’avventura di Jenson Button con la McLaren non è certo iniziata sotto una buona stella. Settimo posto in Bahrain alle spalle delle due Mercedes GP di Nico Rosberg e Michael Schumacher. E, ovviamente, dietro al compagno di team Lewis Hamilton. Il campione del mondo 2009 sperava che gli influssi benefici dello scorso anno – che l’hanno portato addirittura a vincere il mondiale, dopo che in carriera aveva vinto un solo Gran Premio – sarebbero continuati anche nel 2010. Invece la McLaren non è la BrawnGP e se prima Red Bull e Ferrari erano in pesante ritardo, adesso sono tra le favorite alla vittoria. Button sa che dall’Australia passa una buona fetta di stagione, se non per il solo fatto che steccare un’altra gara farebbe storcere il naso a qualcuno nel team di Woking che quest’anno ha voluto puntare su una squadra “all english”. “Credo che Red Bull e Ferrari sono le più forti – ha già messo le mani avanti Button –, la McLaren viene dopo però spero che da oggi possa cambiare qualcosa e sono fiducioso”. A Melbourne l’iridato del 2009 insegue una prestazione che gli consenta di tornare al vertice, magari vendicandosi ai danni di Hamilton che sembra aver già messo in chiaro chi comanda nel team: “La prima gara non è stata facile, perché la macchina non si è adattata bene alla pista e penso che all’Albert Park le cose andranno meglio. O almeno lo spero. Arrivare a podio sarebbe fantastico”.
Alonso predica tranquillità: “Rimaniamo coi piedi per terra”
La filosofia in casa Ferrari non cambia. Piedi a terra e massima concentrazione. Lo ha ribadito anche Fernando Alonso, fresco vincitore del primo Gran Premio del Bahrain. Lo spagnolo è riuscito a trionfare al debutto, seguendo le orme di Kimi Raikkonen, l’ultimo in ordine di tempo a vincere alla prima gara e a portarsi a casa il titolo mondiale.
Alonso sa che la Ferrari ha la macchina più forte di tutta la F.1, anche se in qualifica la Red Bull dovrebbe rimanere leggermente più veloce. Certo, se Sebastian Vettel non avesse avuto quel problema meccanico nel deserto, allora non avremmo parlato della storica doppietta della Ferrari (l’80esima del team del Cavallino), ma in F.1 non conta solo la velocità.
Formula 1: I tifosi chiedono di salvare i circuiti classici. La ricerca della Fota
La Formula 1 perfetta? È quella disegnata dai fan. La Fota, l’associazione che riunisce i team di F.1, ha condotto un’indagine nei primi mesi dell’anno e ha scoperto i desideri degli appassionati del Circus. Il circuito più amato è il Gran Premio di Monaco e la sfida più entusiasmante sarebbe quella tra Fernando Alonso e Michael Schumacher. Ma non solo: gli altri ingredienti che renderebbero la F.1 ancora più spettacolare sarebbero poter conoscere le strategie delle scuderie, ascoltare in diretta le conversazioni radio e commentare le penalità che possono essere assegnate ai piloti. Sarebbe questa la F.1 perfetta ideata da 85mila tifosi – provenienti da 174 paesi – che la Fota ha intervistato per fotografare l’attuare condizione del Circus e per orientare il lavoro dell’associazione dei team. Non si tratta certo della prima indagine in F.1, ma per la prima volta la ricerca è stata ideata ed eseguita dai team con la collaborazione di LG e del periodico “F.1 Racing”.
Formula 1: A Melbourne peserà il fattore “consumo carburante”
Ancora due giorni e poi si torna a fare sul serio. La Formula 1 si appresta a terminare la prima sosta dopo l’impegno in Bahrain che ha segnato l’inizio della stagione 2010. Da venerdì a Melburne le macchine torneranno in pista per il Gran Premio d’Australia: il circuito cittadino australiano è uno dei tracciati più emozionanti del calendario e i team sperano di poter ottenere importanti conferme dalla seconda uscita stagionale. La Ferrari cerca la seconda doppietta, anche se ci sarà da tener sotto controllo il riscaldamento del motore che dopo Sakhir ha messo in allarme i tecnici di Maranello; la Red Bull si conferma come la candidata alla vittoria, ma quel problema meccanico sulla vettura di Sebastian Vettel ha fatto capire che la velocità senza l’affidabilità è inutile. Anche McLaren e Mercedes GP arrivano in Australia con grandi propositi, visto che nella scorsa settimana i due team hanno continuato a lavorare sull’evoluzione delle vetture. Ma a Melbourne il segreto starà nel controllo del carburante: il nuovo regolamento vieta infatti il rifornimento di benzina durante la gara e quindi sarà ancora fondamentale calcolare il quantitativo di carburante da caricare all’inizio della prova.
Schumi meglio di Alonso, lo dice una ricerca della Fota
Michael Schumacher meglio di Fernando Alonso. Sarebbe questo il risultato di una curiosa ricerca condotta dalla Fota (l’associazione che riunisce i team) per capire se la nuova Formula 1 sia più interessante rispetto a quella del passato. I dati indicano che il pubblico conosce soprattutto il sette volte campione del mondo che si assesta al primo posto con il 19,5% dei voti; alle sue spalle il rivale Alonso, con 9,7% delle preferenze. Curiosa la terza posizione: Kimi Raikkonen, abbandonato dalla Ferrari e finito a correre nei Rally (al momento senza troppa fortuna) è ancora vivo nel ricordo dei tifosi che pare non siano intenzionati a dimenticarlo. La ricerca della Fota era rivolta a 90mila appassionati di F.1 e aveva lo scopo di interpretare i gusti del pubblico dopo i recenti cambiamenti nel mondo delle quattro ruote.
Hamilton teme la Red Bull: “Sono incredibilmente veloci”
“La Red Bull? È incredibilmente più veloce di tutti”. Se a dire una frase così è Lewis Hamilton, allora c’è da giurare che tra pochi giorni in Australia i tifosi della Ferrari dovranno ancora affidarsi alla sorte per vedere vincere Fernando Alonso. Secondo il pilota inglese della McLaren, infatti, la Red Bull ha le vetture più veloci della stagione, nonostante la F.1 abbia messo in archivio solo la gara in Bahrain. “E’ straordinario come riescano ad essere veloci – ha detto Hamilton, che nel deserto del Sakhir è però riuscito a stare davanti a Sebastian Vettel e Mark Webber –. Il carico aerodinamico che avevano sulla macchina lo scorso anno era quasi il doppio di quello che tenevano tutti gli altri”. Insomma, la Red Bull sarebbe ancora il team da battere e se non fosse intervenuto il problema meccanico sulla macchina di Vettel, con molta probabilità il tedesco avrebbe trionfato, stando davanti ad Alonso e Massa.
Il ricordo di Senna nel giorno del suo compleanno
Avrebbe compiuto 50 anni. Invece, la giornata di ieri è stata la celebrazione del ricordo di uno dei piloti più amati della storia della Formula 1. Ayrton Senna avrebbe festeggiato il suo 50esimo compleanno, invece una morte prematura l’ha portato via a soli 34 anni. Era il 1 maggio 1994 quando il pilota brasiliano della Williams perse il controllo della sua macchina sul circuito di Imola e finì contro le barriere di protezione. Fu un urto violentissimo e Senna – estratto ancora vivo dalle lamiere – lottò tra la vita e la morte, ma le emorragie che aveva subito erano troppo pesanti per salvargli la vita. Si spense all’apice della sua carriera, in un Gran Premio che non avrebbe voluto correre perché, come confessarono poi dai box Williams, Senna sentiva che quel tracciato non era sicuro per i piloti. Si concluse così la carriera del tre volte campione del mondo che ha passato virtualmente il testimone al nipote Bruno, che da una settimana è al volante dell’Hispanica (l’ultimo team di F.1). Aveva iniziato a guidare a quattro anni, Ayrton, quando il padre Milton gli regalò un kart. Il debutto in pista avvenne a otto anni e sui kart si laureò campione sudamericano e vice campione del mondo.
Formula 1: Crolla il tunnel del circuito di Spa
Pericolo crolli sul circuito di Spa. Domenica mattina gli organizzatori del Gran Premio del Belgio si sono alzati con una pessima notizia. Il tunnel Blanchimont che passa sotto il tracciato di Spa è parzialmente crollato causando dei danni alla pista su cui il prossimo 29 agosto andrà in scena la tappa belga della stagione 2010 di Formula 1. Secondo le prime ricostruzioni, durante la mattinata di domenica una parte del tunnel sotto la curva del Blanchimont sarebbe crollata provocando qualche danno la cui entità deve ancora essere verificata dagli organizzatori. Il pezzo di tracciato da tenere sotto controllo sarebbe quello che precede la curva numero 15 che precede la Stavelot e che recentemente è stata ribattezzata con il nome di Paul Frere, in onore del pilota belga.
Formula 1: Chi vince la prima gara stagionale ha l’80% di possibilità di conquistare il mondiale
Vincere la prima gara della stagione assicura il titolo mondiale all’80 per cento. Fernando Alonso, vincitore del Gran Premio del Bahrain che ha aperto la stagione 2010 di Formula 1, può dormire sonni tranquilli. Secondo una statistica, infatti, trionfare al primo appuntamento significa mettersi in bacheca la vittoria finale. Stando ai numeri degli ultimi dieci anni di F.1, infatti, i piloti che finora hanno centrato il mondiale vincendo la prima gara sono ben 5: Michael Schumacher, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Jenson Button. Solo David Coulthard (2003) e Giancarlo Fisichella (2005) sono gli unici piloti ad aver vinto il primo Gran Premio della stagione senza poi riuscire a conquistare il mondiale piloti. E dando uno sguardo all’intera storia della F.1 (che in Bahrain ha inaugurato la stagione numero 60), sono addirittura 31 le occasioni in cui ricorre la regola secondo la quale a vincere il mondiale sarebbe il pilota che si ritrova sul gradino più alto del podio al primo appuntamento. Se poi si limita la ricerca agli ultimi 20 anni, allora si scopre che sono ben 16 i vincitori del mondiale a rispettare questa regola.
Schumacher il “taxista” ammette: “La nuova F.1 è troppo facile”
Gli hanno dato del taxista, ma Michael Schumache non si è offeso. Anzi, è riuscito a dimostrare che il suo sesto posto in Bahrain (dopo essere partito dalla settima posizione in griglia di partenza) è stato un risultato da non denigrare. Senza considerare che il tedesco della Mercedes GP ha guidato senza avere neppure una difficoltà. In molti – soprattutto i tifosi traditi della Ferrari – hanno sperato che il sette volte campione del Mondo potesse almeno incontrare qualche ostacolo. Invece, Schumi ha guidato come se fosse in una tranquillo weekend con moglie e figli, permettendosi pure di aggiungere che la nuova F.1 è nettamente “più facile” rispetto a quella che aveva abbandonato nel 2006. “La gara non è stata difficile e se date un’occhiata ai tempi noterete che sono stato solo leggermente più lento rispetto al passato – ha confessato Schumacher alla stampa inglese –. Perché non sono andato forte come una volta? La risposta è nelle nuove gomme: non è più possibile spingere come prima e questo permette di poter guidare con maggiore semplicità”.