Volkswagen Passat restyling, una versione lunga per la Cina

di Redazione 1

La tipologia di carrozzeria che più viene apprezzata dal mercato cinese è la berlina. Il motivo è presto detto: più una tre volumi è lunga, più è facile che i facoltosi business-man cogli occhi a mandorla sfruttino un autista e utilizzino l’accoppiata ammiraglia-chauffeur per mostrare a tutti la propria possibilità economica. Tradotto in soldoni, quello che da noi fanno le super-sportive, le spyder, le supercar, i SUV di dimensioni importanti, in terra della Grande Muraglia lo fanno le berline con passo lungo. Ogni costruttore, in special modo quelli Premium, si è adeguato a questa tendenza: anche se Volkswagen Passat restyling è stata presentata da pochi giorni (il debutto è avvenuto al Salone di Parigi 2010), per lei è già in programma una versione con una briciola di lunghezza in più.

La nuova Passat B7 (questa la sigla che codifica la versione restyling della berlina di segmento D) è realizzata sulla piattaforma della precedente versione, Passat B6. Il pianale si presterà ad un allungamento di 120 millimetri in lunghezza, che andranno tutti a beneficio dello spazio per i passeggeri posteriori. La maggior parte degli utenti cinesi che acquisteranno la nuova Volkswagen Passat restyling a passo lungo, infatti, non la guideranno personalmente, ma spesso e volentieri si faranno accompagnare dall’autista in livrea. La necessità, dunque, è di avere il massimo comfort nella zona posteriore, con maggiore spazio per le gambe ed una dose massiccia di dotazioni di gadget e accessori.

Cioè? È probabile che il costruttore introduca su Passat restyling alcuni elementi, come i tavoli reclinabili, gli schermi multifunzionali, un bracciolo centrale, poltrone singole iper-regolabili, climatizzazione separata e via di seguito, espressamente dedicati a chi alloggerà posteriormente. La nuova Volkswagen Passat restyling lunga verrà prodotta da un partner di Volkswagen, FAW-Volkswagen Automotive Company, che la commercializzerà con il nome Magotan (perlomeno, questo è la particolare denominazione riservata oggi al mercato cinese). In Cina, infatti, nessun costruttore automobilistico può prescindere dal trovarsi un partner industriale per vendere le proprie vetture.

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