Formula 1, arriva la pace alla Ferrari? Alonso tende la mano a Massa: “Serve il suo aiuto”

di Redazione Commenta

Fernando Alonso ha già archiviato con grande soddisfazione il fine settimana giapponese di Suzuka. La Ferrari è ancora in corsa per il titolo mondiale piloti, grazie alla F10 che nella peggior pista possibile è riuscita comunque, a tenere il passo delle dirette concorrenti di classifica. Un ottimo terzo posto, anche se, matematicamente parlando, la doppietta Red Bull a tre tappe dalla fine, ha leggermente abbassato le possibilità dello spagnolo per la conquista di quello che sarebbe il suo terzo titolo mondiale.

Suzuka in archivio dunque e testa già rivolta al fondamentale appuntamento del Gran Premio di Corea del prossimo 24 ottobre. Un circuito che nessuno ancora conosce e in dubbio fino allo scorso weekend: “Il bilancio del Gran Premio del Giappone resta positivo, anche a mente fredda. Siamo in una fase della stagione in cui un weekend negativo può costare carissimo ed essere usciti da una gara che ci aspettavamo difficile con un bel terzo posto è stato davvero importante”. “Ora però dobbiamo archiviare questo fine settimana e concentrarci sulla prossima gara, dove sappiamo che dovremo cercare di alzare il livello della nostra prestazione: un altro quinto posto in qualifica non sarebbe certo d’aiuto”.

In Corea dobbiamo attaccare perché ormai bisogna recuperare assolutamente dei punti su Webber: perdere ulteriore terreno renderebbe la situazione più complicata. Abbiamo lavorato per qualche giorno al simulatore sul nuovo tracciato: i primi due settori sono molto veloci con dei bei rettilinei mentre l’ultimo ricorda la parte finale del tracciato di Abu Dhabi. La sede stradale è larga, il che dovrebbe agevolare i tentativi di sorpasso”. E dopo settimane in cui sono abbondate  parole e finti mezzi attacchi, frecciatine ed error,i ecco la svolta diplomatica nel caso Massa: “Sarà una gara d’attacco e molto importante sarà il contributo del mio compagno di squadra”. Un’apertura che dovrebbe quindi placare le polemiche anche se ormai la spaccatura è netta e difficile da risolvere.

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