Ecclestone ha la soluzione per combattere la nuova noia della Formula 1

I cambiamenti in Formula 1? “Si devono attendere almeno tre o quattro gare, per vedere le cose cambiare”. Bernie Ecclestone risponde così a chi lo accusa di essere diventato il patron di una nuova noiosa F.1.

A niente è servito il nuovo regolamento che vieta il rifornimento di carburante durante i pit stop (con conseguente enorme serbatoio delle vetture) e nemmeno la scelta di limitare a otto i motori utilizzabili durante la stagione (con penalità in griglia per i team che ne useranno di più): in Bahrain abbiamo assistito al solito noioso spettacolo e si deve ringraziare il problema meccanico della Red Bull di Sebastian Vettel se non ci siamo definitivamente addormentati.

Non c’è niente di cui preoccuparsi – ha precisato Ecclestone –. Per vedere qualcosa di nuovo è necessario attendere qualche gara, perché ci sono molte novità che si devono prima testare. Le attese erano concentrate sulla presenza di tante squadre e anche del ritorno alla guida di Michael Schumacher. Però sarà ancora necessario rivedere ancora il regolamento tecnico e in Malesia (dove si corre il terzo Gran Premio della stagione, ndr) avremo una riunione per parlare proprio di questo tema”. Sull’agenda dei team c’è infatti il problema pneumatici: le scuderie chiedono che la Bridgestone assicuri una durata maggiore delle gomme, oppure che la seconda sosta ai box diventi obbligatoria: “Red Bull, McLaren, Mercedes e la maggioranza dei team sono d’accordo con questa soluzione, ma ne discuteremo” continua Ecclestone.

Intanto c’è da pensare ai pochi sorpassi del Bahrain, nonostante il circuito fosse stato rivisitato per consentire più spettacolo: “Servono cambiamenti più drastici per fare in modo che chi sta dietro abbia realmente la possibilità di superare”. Tra le proposte per rendere più spettacolare la F.1 c’è la soluzione di utilizzare solo un tipo di pneumatici: “Si dovrebbero usare le stesse gomme sia in qualifica che in gara, così che la scelta della tipologia degli pneumatici non potrebbe essere cambiata durante la corsa”. Ma cambierà davvero qualcosa?

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