Formula 1, Cina portafortuna per la Ferrari

di Redazione Commenta

A Melbourne, soprattutto a causa delle temperature più fredde del previsto, l’attesa crescita dei pit-stop delle vetture non si è concretizzata, come invece è accaduto in Malesia, dove ci sono state 59 soste ai box, comprese anche quelle dovute a problemi meccanici o penalità. Si capisce così come il lavoro della squadra sia stato un fattore molto importante per il risultato finale di una gara, come sottolinea Domenicali: “La tendenza ad avere più pit-stop significa che i ragazzi che devono fare tutte le operazioni sono sempre sotto pressione e, conseguentemente, la possibilità di commettere errori è più elevata. Mai come quest’anno è importante che tutto il pacchetto – pilota, squadra, vettura – funzioni al meglio, anche in un frangente come il pit-stop“. I piloti della Ferrari sono saliti spesso sul podio di Shanghai. Per ben tre volte una Ferrari ha vinto la gara: nel 2004 con Rubens Barrichello, nel 2006 con Michael Schumacher e nel 2007 con Kimi Raikkonen. Degli attuali piloti, Fernando ha vinto nel 2005, mentre Massa ha all’attivo un secondo ed un terzo posto. La Cina è un Paese quindi molto importante per il Cavallino Rampante: “La nostra presenza su questo mercato continua a crescere, così come l’apprezzamento dei clienti per le nostre macchine – ha aggiunto Domenicali – una ragione in più per far bene in questo fine settimana“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>