Vettel vede lontano i 7 titoli di Schumacher


Quando Sebastian Vettel si aggiudicò il suo secondo titolo mondiale, Niki Lauda non aveva dubbi, presto o tardi il giovane tedesco avrebbe raggiunto il Kaiser e forse anche fatto meglio. Sebastian si presenta così, come il più giovane ad aver vinto due titoli mondiali. Ed allora, perché no altri 5? Cosa fa pensare al pilota Red Bull che quest’impresa sia impossibile?

Penso che sia un lungo, lungo cammino” ha detto Sebastian ai giornalisti “Abbiamo avuto due anni fenomenali ed è facile essere sovraeccitati e parlare di queste cose. Sappiamo quanto ci vuole per vincere una gara, per non parlare di un campionato del mondo. E ‘una lunga, lunga strada e io non credo che si possa impostare la destinazione in sette campionati del mondo o qualcosa del genere “.

Così i giornalisti hanno continuato a chiedere se per caso il pilota non creda in una continuità di vittorie nella sua attuale squadra.

Sappiamo che è stata una stagione speciale da tutti i lati, ho avuto una prestazione molto buona, la squadra ha avuto una prestazione fenomenale e la nostra affidabilità è stata grande, senza problemi tecnici con la vettura” poi Vettel ha continuato “È necessario anche quel po’ di fortuna a volte, che ti serve solo a farla franca. Vedremo, stiamo lavorando duramente, le persone qui sono estremamente motivate e sono contento di quello che fanno, che è una buona base“.

Red Bull e Newey: un finale all’attacco!


Insaziabili! Christina Horner è stato chiaro, nelle ultime tre gare che verranno alla Red Bull non si vuole abbassare la guardia e quindi gli obiettivi rimango sempre gli stessi. Dominare, perché oltre al titolo costruttori e pilota il team austriaco vuole chiudere in bellezza portando Webber al secondo posto in classifica.

Newey dal canto suo ha rivelato di non voler cessare gli sviluppi di questa macchina, a patto che gli aggiornamenti per India, Abu Dhabi e Brasile non rivelino i piani previsti per il 2012.

Vogliamo finire l’anno in crescendo, portare Mark al secondo posto nella classifica piloti. Sarebbe bello vederlo vincere una gara” ha detto HornerStiamo andando ad attaccare le ultime gare come una finale di coppa”.

La RB7 avrà ancora qualche aggiornamento secondo Adrian Newey: “Tutta la nostra ricerca è per il prossimo anno, ma se troviamo qualcosa che viene fuori e che riguarda la vettura di quest’anno si può scegliere di farlo a seconda che potrebbe dare via al gioco”.

BMW Serie 3: mega-gallery ufficiale

Si chiama F30: con questa sigla sibillina, misteriosa, la casa automobilistica BMW saluta l’eccentrica era di Chris Bangle, per gettarsi tra le braccia di uno stile più pacato, di un design meno elaborato, di una matita meno originale. Lei è la nuova Serie 3: la casa automobilistica tedesca l’ha svelata pochi giorni fa, al BMW Welt, la sede della società a Monaco di Baviera (oggi ve la riproponiamo, con queste nuove fotografie), mostrando a tutto il mondo come i propri tecnici abbiano scelto di modificare e di evolvere una delle vetture di maggiore importanza nella gamma ed uno dei modelli che meglio riesce a rappresentare la casa costruttrice in tutto il mondo. La vedremo qui, sulle nostre strade, presso i dealers nostrani, dal febbraio venturo.

Audi R8, la supercar tutta nuova nel 2014. Ed il restyling?

La casa automobilistica tedesca Audi ha annunciato ufficialmente che introdurrà nella gamma la seconda e nuova generazione della supercar R8 nel corso dell’anno 2014: stiamo parlando di quella vettura che sostituirà l’attuale modello nato nell’anno 2007 e che potrebbe essere sviluppata in cooperazione con i tecnici della casa automobilistica italiana Lamborghini, sullo stesso progetto della nuova Lamborghini Gallardo (ma questa è solo una supposizione, non una certezza). L’odierna Audi R8 appartiene ad un capitolo che sta volgendo a termine: l’azienda di Ingolstadt del Gruppo Volkswagen, con Audi A6 ed Audi A7 Sportback, ha dato inizio ad un nuovo paragrafo della propria storia, dando ufficialmente avvio all’invecchiamento della supercar R8. Non che la coupé sportiva e la cabriolet con tetto in tessuto della famiglia R8 abbiano oggi necessità di essere sostituite: la linea della vettura resiste ancora al passare del tempo. Tuttavia, l’arrivo di alcune nuove concorrenti (prime fra tutte la nuova Mercedes SLS AMG e la nuova Ferrari 458 Italia) infastidisce sicuramente il volume di vendite della supercar dei Quattro Anelli. Come sempre, ci fa comunque piacere leggere qualche informazione sul futuro di un’automobile, in anteprima.

Foto spia: Mercedes GL, SUV di lusso di grandi dimensioni

La casa automobilistica tedesca Mercedes, come abbiamo testimoniato in molteplici occasioni, è molto impegnata nel rinnovamento della propria gamma e nel tentativo di resistere ai colpi inferti da Audi, sempre più intenzionata a diventare il miglior band Premium del mondo, e da BMW, che in questi anni ha raccolto sempre maggiori soddisfazioni (in termini di percentuali e volumi di vendita). Vi abbiamo mostrato, nelle settimane e nei mesi scorsi, quanto i tecnici dell’azienda della Stella a Tre Punte siano assorti nel mettere a punto nuovi veicoli: dopo il debutto della nuova generazione di Mercedes Classe SLK, di Mercedes CLS, di Mercedes ML, di Mercedes Classe B, di Mercedes Classe C Coupé e di Mercedes SLS AMG Roadster, oggi l’azienda di Stoccarda sta per completare la messa a punto della nuova Mercedes SL, della nuova generazione di Mercedes Classe A, della nuova ed inedita Mercedes CLS Shooting Brake. E della nuova Mercedes Classe GL: il SUV di lusso di grandi dimensioni, come vedete nelle fotografie che esaminiamo, è quasi pronto per togliere tutti i camuffamenti e per mostrarci il suo nuovo aspetto. Il debutto? La presentazione ufficiale dovrebbe avvenire nel corso dei prossimi mesi, probabilmente in una delle manifestazioni che si svolgeranno da qui a poche settimane.

Toyota Prius C, prime immagini (ufficiose) della media ibrida?

Una cascata di immagini (una brochure, in realtà) sembrano svelarci, oggi, la nuova Toyota Prius C, la terza e più compatta declinazione della famiglia Prius, media ibrida della casa automobilistica giapponese. Immagini non divulgate ufficialmente dal brand (per questo le consideriamo ufficiose), ma che sembrano avere tono solenne e che dunque potrebbero già oggi permetterci di esaminare la vettura, ad alcuni mesi dal debutto europeo. La nuova Toyota Prius C, anticipata da una concept car al Salone di Ginevra 2011, lo scorso marzo, è infatti stata confermata dal management dell’azienda orientale, ma mai prima d’ora avevamo avuto la possibilità di scrutare il prodotto definitivo: la presentazione ufficiale, infatti, avverrà per il mercato asiatico al Salone di Tokyo 2011 di dicembre, per il mercato nordamericano al Salone di Detroit 2012 e per noi, in Europa, probabilmente al Salone di Ginevra 2012.

Se muore la FOTA muore la Formula 1


Quando nel 2008 nacque la FOTA, associazione dei team in Formula 1, l’intenzione era quella di unire i veri protagonisti dello sport contro l’ex presidente della FIA, Max Mosley, l’uomo autore delle orge sado-maso a sfondo nazista, e Bernie Ecclestone, il detentore dei diritti commerciali.

Mosley voleva rivoluzionare lo sport senza il consenso dei team, mentre Ecclestone è una persona che dello sport non ha interesse, se no quello di fare più soldi possibili.

In questi giorni la sopravvivenza della FOTA è messa a duro rischio. I team non sembrano più uniti, anzi è apparso che ultimamente si stiano accusando alle spalle. Il motivo principale è che c’è confusione sul limite delle risorse che ogni squadra può utilizzare in Formula 1 (RRA).

Questo limite che venne accordato proprio per trovare un rimedio a gli alti costi nello sport, sembra non essere rispettato da team come Red Bull e Mercedes, il ché ha creato di sospetti che mettono a dura prova l’esistenza stessa dell’organizzazione.

F1, i grandi progressi della Lotus


Guardando indietro ci sono delle piacevoli novità. La Lotus non fa più parte del terzetto composto da quelle squadre che nel 2010 approdarono in Formula 1, ma che non dimostrarono di tenere il passo. La Lotus adesso è veloce, ha quasi raggiunto il gruppo dei vecchi team e l’anno prossimo oltre ad un’affermazione potrebbe già affacciarsi alla zona punti.

Prima della Corea, il Giappone era considerato l’evento migliore nella storia del giovane team, ma appunto nell’ultima gara l’aver battuto entrambe le Sauber e raggiunta la quattordicesima posizione ha cambiato tutto.

Kovalainen ha battuto Kobayashi e Sergio Perez e se non ci fossero stati problemi di traffico, Jarno Trulli avrebbe raggiunto il suo compagno di squadra mettendosi alle spalle i piloti del team svizzero.

Così Mike Gascoyne, capo tecnico, ha commentato la gara:” Una gara davvero eccellente e una grande prestazione di tutta la squadra” ha detto “So che abbiamo detto che la scorsa settimana in Giappone è stata la nostra più forte corsa ma siamo riusciti a migliorare ancora una volta e battuto entrambe le Sauber”.

La Ferrari non ha Newey, ma la Red Bull non ha Alonso


Nonostante gli ultimi 20 giri del Gran Premio della Corea hanno dimostrato che Fernando Alonso è un osso duro, la Ferrari è totalmente proiettata per l’anno avvenire, l’anno del riscatto, del ritorno al successo.

L’ala mobile anteriore è un inizio, ma si può parlare di altri particolari che gli italiani di Maranello hanno portato, ma non per migliorare la Ferrari del 2011, ma per studiar i comportamenti di alcuni componenti che tendono ad assomigliare all’ingegneria della Red Bull. La Red Bull detiene un punto di forza nel bilanciamento aerodinamico, grazie alla sua inclinazione dell’ala anteriore e al diffusore posteriore che consente un’altissima pressione.

La Ferrari vista in Corea non ha portato miglioramenti di velocità sui rettilinei o sulle curve veloci, ma ha sicuramente conseguito dei passi avanti sui cambi di direzione.

BMW ActiveHybrid3: prime informazioni sulla berlina ibrida di segmento D

Solo ieri vi abbiamo anticipato che nel corso del prossimo anno debutterà nella gamma della casa automobilistica BMW la nuova BMW ActiveHybrid3, cioè la quarta vettura ibrida del listino realizzata sulla base della berlina di segmento D Premium BMW Serie 3, presentata appena qualche ora fa ufficialmente a Monaco di Baviera, nelle sede centrale dell’azienda dell’Elica. Oggi torniamo sull’argomento: torniamo ad occuparci della nuova BMW ActiveHybrid3, perché poche immagini ufficiali e qualche informazione ci permettono di conoscere meglio la vettura e prepararci al debutto di quella che sarà una delle prime tre volumi ibride in questa parte di mercato (come detto, il segmento D).

BMW Serie 3: le prime immagini dell’allestimento M-Sport

Come vi abbiamo anticipato ieri, nella descrizione della nuova e sesta generazione di BMW Serie 3, la casa automobilistica tedesca dell’Elica offrirà la berlina sul mercato con quattro differenti livelli di allestimento, tra cui lo sportivo M-Sport, destinato ad intaccare profondamente il design del modello per renderlo maggiormente aggressivo e abbondantemente energico. Ecco le prime immagini della nuova BMW Serie 3 M-Sport: ci mostrano come l’allestimento si adagia sull’elegante carrozzeria della vettura di Monaco di Baviera e come le modifiche pensate dai tecnici della società riescono a rendere più nerboruto l’aspetto pacato della berlina di segmento D Premium. Anche questa versione sarà in vendita dalle prime settimane di febbraio del prossimo anno. Anche di questo allestimento non conosciamo i prezzi ufficiali (neppure sappiamo dirvi se sarà disponibile – come supponiamo – per tutte le motorizzazioni della nuova Serie 3).

Pagani Zonda F Roadster, completata la produzione della supercar

La casa automobilistica italiana Pagani ha annunciato ufficialmente la fine della produzione della supercar Zonda F Roadster, mostrandoci le immagini di questo esemplare, l’ultimo (il numero 25 dei 25 previsti) uscito dall’artigianale officina di San Cesario sul Panaro: non sappiamo chi potrà guidare questa particolare unità (del proprietario conosciamo soltanto la provenienza: Ucraina), ma sappiamo che all’esclusività del modello, già contenuta nel DNA di questa cabriolet di lusso nata nella testa e dalle mani di Horacio Pagani, se ne aggiunge altrettanta, perché si tratta di una pietra miliare che segna la fine di un periodo e l’inizio di un altro, ancora – forse – più entusiasmante (quello di Huayra).